Frattini: Dall'Italia nessun armamento pesante ai ribelli
«Sosterremo Cnt con mezzi o strumenti per la telecomunicazione»
ROMA - L'Italia «esclude» la fornitura di armi pesanti agli insorti libici. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Franco Frattini in una conferenza stampa a margine della ministeriale Nato di Berlino. «Vi sono paesi che hanno deciso un sostegno anche pratico per la fornitura di armi» all'opposizione libica, ha osservato Frattini, «l'Italia non lo ha fatto, come non lo hanno fatto altri paesi».
Per il governo italiano è comunque «certamente da escludere un armamento pesante, il cosiddetto armamento letale o da offesa» ha proseguito il ministro, mentre sono «da considerare» forniture «di tipo militare non letale come apparati di radiocomunicazione, o veicoli, strumenti per la visione notturna per individuare le azioni o le attrezzature militari del regime».
La ministeriale Nato di Berlino, così come il Gruppo di contatto di ieri a Doha ha lasciato «alla valutazione degli stati se l'interpretazione della (risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu) 1973 consenta tout court la fornitura di equipaggiamenti di armamenti da difesa» agli insorti. «Vi è - secondo Frattini - una riflessione positiva in corso innanzi tutto sulla possibilità e sulla praticabilità» di questa opzione, «e poi sul tipo di equipaggiamenti.
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