28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Emergenza immigrati

Chiamparino: Niente campi finchè non si fa chiarezza

Il Sindaco di Torino: «Vogliamo accogliere profughi, non clandestini da espellere»

ROMA - Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, interviene dalle pagine di Repubblica sulla vicenda immigrati e chiede «che a Torino arrivino profughi e non clandestini da espellere. Fino a che non sarà fatta chiarezza la nostra disponibilità è sospesa».
«Non sono contrario in via di principio ai centri di identificazione ed espulsione», precisa Chiamparino. «A Torino ne abbiamo uno, ospita meno di 200 persone e non è sempre facile mantenere l'ordine». Per questo, spiega il sindaco, «è un'idea folle quella di radunare 1.500-2.000 persone sotto le tende e annunciare loro che verranno presto espulse e rimandate a casa: la rivolta inizierebbe nel giro di cinque minuti e sarebbe incontrollabile».

«Ho capito che Maroni non era in malafede - prosegue il sindaco torinese - ma non ci sto a fare la parte di quello che accetta di accogliere persone in difficoltà per poi scoprire che si vuol fare un centro di espulsione a cielo aperto. La politica non si fa con le chiacchiere, e nemmeno con la demagogia». «Quando si assiste a scene come quelle di questi giorni a Lampedusa - insiste ancora il sindaco - bisogna prendere decisioni anche impopolari, per rispetto di chi rischia la vita attraversando il mare sui gommoni e per rispetto di chi abita in un'isola che non può sopportare il peso di quell'immigrazione».