26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Emergenza immigrati

Napolitano: Lampedusa non è un problema solo italiano

Il Presidente della Repubblica: «Isola è la frontiera dell'Italia, ma anche una frontiera dell'Europa»

NEW YORK - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando durante il dibattito annuale Emile Noel alla facoltà di legge della New York University, è tornato sul tema dell'immigrazione: «il problema è la riluttanza dei governi europei ad accettare una politica integrata sull'immigrazione e ad applicare provvedimenti già decisi», mentre servirebbe una legislazione organica e non 27 differenti. Nonostante la situazione difficile, il presidente è ottimista sul futuro? «Non posso permettermi il lusso di essere pessimista», ha detto.

DOBBIAMO ESSERE CHIARI - Rispondendo a J.h.h. Weiler, preside del Jean Monnet Center for International and Regional Economic Law and Justice J.h.h Weiler, il capo dello Stato ha comunque preferito fare una differenza tra la situazione generale e quella di Lampedusa. «L'emergenza attuale a Lampedusa non è un problema solo italiano, dobbiamo essere chiari e non è accettabile che i Paesi dell'Unione Europea lo considerino un problema puramente italiano. Lampedusa non è la frontiera italiana, è la frontiera d'Europa. Chi vi arriva pensa di essere arrivato in Europa e non necessariamente e specificamente in Italia, quindi il problema va affrontato in chiave europea».

PROBLEMI DIFFICILI DA RISOLVERE - Su un piano generale, il presidente Napolitano ha sottolineato che l'Italia «dopo essere stata forse il primo paese al mondo per numero di emigrati, negli ultimi vent'anni è diventato un paese meta di immigrati. C'è stata un'accelerazione e questo crea problemi difficili da risolvere». Ricordando il lavoro fatto in materia di immigrazione quando era ministro dell'Interno, Napolitano ha parlato degli sforzi che erano stati fatti per limitare gli ingressi, combattere l'immigrazione illegale e convincere i Paesi di origine a collaborare per fermare l'emigrazione e consentire condizioni migliori per chi decideva di tornare in Patria.