Berlusconi arriva a Lampedusa per limitare i danni
E sull'isola è emergenza cibo. La società che gestisce l'accoglienza distribuisce 4.200 pasti al giorno. Sull'isola, però, ci sono 6.200 immigrati
ROMA - La necessità di bilanciare accoglienza e fermezza. Una emergenza che si aggrava di ora in ora. Tante ricette sul tavolo, dal risarcimento per chi torna in patria alla ripartizione su base regionale dei profughi. La difficoltà di tenere a bada la Lega Nord. E, come da giorni insiste la maggioranza, la distinzione tra profughi e clandestini. I nodi sono tanti: così è stato deciso il rinvio a giovedì del consiglio dei ministri che dovrà parlare dello smistamento degli immigrati nelle regioni; e oggi ci sarà la visita a Lampedusa del presidente del Consiglio. Il programma non è ancora ufficiale, alcuni consiglieri del presidente del Consiglio gli avrebbero sconsigliato la visita. Ma Berlusconi, preoccupato della situazione e anche dell'immagine emergenziale che sta emergendo (anche in vista delle elezioni), avrebbe insistito per volare in Sicilia.
Intanto sull'isola è anche emergenza cibo. La società che gestisce l'accoglienza distribuisce 4.200 pasti al giorno. «Sull'isola, però, ci sono 6.200 immigrati, dunque 2.000 persone non mangiano». E' quanto ha denunciato il sindaco, Dino De Rubeis. E continua la rabbia degli isolani.
Un'emergenza per cui Umberto Bossi vede un'unica soluzione che ha descritto in lombardo: «Fora dai ball», ovvero fuori dalle scatole, tornino in Nord Africa. Dagli Stati Uniti, dal canto suo, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha parlato invece di «situazione inaccettabile» spiegando che «si sarebbe già dovuto dare nei giorni scorsi l'assistenza e il flusso di mezzi». Alcuni abitanti dell'isola, intanto, per protesta hanno occupato il consiglio comunale. I manifestanti lampedusani hanno affisso striscioni di contestazione al governo: «Non è razzismo, ma sopravvivenza». A protestare anche mamme arrivate in Comune con i figli.
La popolazione attende di vedere rispettata la promessa fatta dal ministro dell'Interno Roberto Maroni e annunciata dal commissario per l'emergenza Giuseppe Caruso: il piano di evacuazione con sette navi che dovranno svuotare Lampedusa, che ha visto 1.973 sbarchi in 24 ore.
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