Berlusconi prova a limitare i danni e va a Lampedusa
Oltre all'emergenza teme il danno d'immagine anche pensando alle elezioni
ROMA - La necessità di bilanciare accoglienza e fermezza. Una emergenza che si aggrava di ora in ora. Tante ricette sul tavolo, dal risarcimento per chi torna in patria alla ripartizione su base regionale dei profughi. E, come da giorni insiste la maggioranza, la distizione tra profughi e clandestini. Siccome nel pomeriggio di oggi il governo era ancora lontano dall'avere sciolto questi nodi, la decisione è stata quasi obbligata: rinvio del consiglio dei ministri, vertice di governo serale convocato in tutta fretta a Palazzo Grazioli e visita domani a Lampedusa del presidente del Consiglio.
Il Cavaliere sarà sull'isola dell'emergenza intorno alle 13. Il programma non è ancora ufficiale, alcuni consiglieri del presidente del Consiglio gli avrebbero sconsigliato la visita. Ma Berlusconi, preoccupato della situazione e anche dell'immagine emergenziale che sta emergendo (anche in vista delle elezioni), avrebbe insistito per volare in Sicilia. Per preparare il consiglio dei ministri - slittato da domani alle 9.30 di giovedì - il premier ha convocato un vertice serale con i ministri competenti. E' invece slittata la riunione del Cavaliere con alcuni big del Pdl (La Russa, Gasparri e Corsaro) convocata per il tardo pomeriggio di oggi.
Ma c'è anche un fronte interno ad agitare le giornate di Berlusconi. E' quello dei Responsabili, sempre più in sofferenza e pronti a reclamare quanto promesso loro in termini di posti di governo. Le previste nomine di Calearo, Bernini e Misiti, in agenda per domani, difficilmente si concretizzeranno. I deputati responsabili, spaccati al loro interno, reclamano quattro posti di sottogoverno. Ma sui nomi è ancora stallo, tanto che a sera non si era ancora tenuta la prevista riunione di Verdini con i rappresentanti della terza gamba della maggioranza. I segnali di fastidio si moltiplicano, mettendo a repentaglio la tenuta in Aula della maggioranza: oggi alla Camera il centrodestra è stato battuto su un provvedimento che disciplina l'attività edilizia. A breve, però, i deputati saranno chiamati a decidere sul conflitto di attribuzione e giustizia, materie rispetto alle quali non sono ammesse defezioni.
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