«Dopo l'esclusione dal vertice dobbiamo ritirare le nostre basi aeree»
Dal Presidente della Lombardia accuse alla Francia per i respingimenti a Ventimiglia
ROMA - «Questa è una guerra partita male - ha proseguito il presidente lombardo - e che si sta sviluppando peggio perché stiamo andando molto al di là del mandato dell'Onu, che era difendere i civili.
Qui stiamo invece attaccando i gruppi di fedeli di Gheddafi.
Questa guerra, voluta dalla volontà bellicista soprattutto dai francesi, non può più continuare in questo modo», ha affermato il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni.
DOPO L’ESCLUSIONE DELL’ITALIA DAL VERTICE A QUATTRO RITIRIAMO LE BASI - Formigoni, ritiene che dopo l'esclusione dell'Italia dalla cabina di regia sulla crisi libica, cioè dalla video conferenza di ieri tra Obama, Sarkozy, Cameron e Merkel, «a questo punto il nostro Paese dovrebbe ritirare la disponibilità delle proprie basi perché se alcuni Paesi ritengono di poter condurre le operazioni nel Mediterraneo da soli, senza coinvolgere a pienissimo titolo l'Italia che è il Paese mediterraneo per eccellenza, allora» facciano a meno delle postazioni militari in territorio italiano.
I FRANCESI RESPINGONO COLORO CHE A SUO TEMPO COLONIZZARONO - «Ricordo, tra l'altro, che i francesi - ha concluso Formigoni a margine della seduta del consiglio regionale - si stanno macchiando di un atteggiamento inaccettabile: stanno respingendo alla frontiera di Ventimiglia tutti gli immigrati tunisini, che vengono da un Paese colonizzato dalla Francia. Sono francesi nell'intimo e il fatti che la Francia li respinga è qualcosa di vergognoso e inaccettabile che la comunità internazionale dovrebbe sanzionare».
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