Berlusconi taciturno per due giorni: Io governo
Il Premier a Bruxelles laconico con stampa: tutto è andato bene
BRUXELLES - Un Silvio Berlusconi inusuale quello che per poco più di ventiquattro ore è stato a Bruxelles per il Consiglio europeo di ieri ed oggi. Ai giornalisti, che come sempre lo aspettavano in ogni luogo possibile, ha detto in totale una ventina di parole. E, nonostante lo splendido sole che da qualche giorno intiepidisce il clima della capitale belga, al termine dei lavori è subito tornato al suo aereo, senza concedersi le sue abituali passeggiate tra i negozi di antiquariato.
VITTORIA - Ieri il laconico premier non ha neanche partecipato al vertice dei leader del Partito popolare europeo, dove lo attendeva tra gli altri Angela Merkel, con una decisione, spiega chi gli è vicino, presa all'ultimo momento. Berlusconi ha poi lavorato qualche ora in albergo prima di recarsi, taciturno e concentrato, al Consiglio. La notte, al termine dei lavori, la prima frase intera, per quanto sibillina, ai giornalisti, per vantare una vittoria sua su Merkel su una complessa questione che riguardava il pari trattamento, voluto dall'Italia e contestato dalla Germania, nei confronti degli stati che dovessero trovarsi in difficoltà di bilancio. Berlusconi ha solo dichiarato vittoria, dicendo ai giornalisti di chiedere a Giulio Tremonti le spiegazioni del caso. Per fortuna, però qualche membro della delegazione italiana e qualche diplomatico disponibile hanno evitato ai giornalisti di telefonare al ministro all'una di notte.
SODDISFAZIONE - Questa mattina lasciando l'albergo il premier ha regalato ai giornalisti due parole sole: «Assolutamente sì, per descrivere la sua soddisfazione per le recenti decisioni in ambito Nato sulla Libia. Un secondo punto a favore dell'Italia, dunque, rimarcato ma appena appena commentato dal premier.
Poi l'arrivo in Consiglio, dove, sempre con un aspetto molto concentrato e poco sorridente, alle pressioni dei cronisti ha risposto con una piccola critica: «Non avete ancora capito che governare è fare, non dichiarare?», lasciando un po' sconcertato lo stuolo di giornalisti che lo segue ovunque, abituato a lunghe e ripetute esternazioni con la stampa.
Infine l'addio al caldo sole di Bruxelles dopo una mattinata breve di lavoro in Consiglio. In questa occasione Berlusconi ha speso ben cinque parole per la stampa: «Tutto bene, tutto come previsto», ha risposto ai giornalisti che per l'ennesima volta tentavano di fargli dire qualche parola.
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