9 settembre 2024
Aggiornato 01:30
Centrosinistra

Fioroni: Non me ne voglio andare, ma il partito cambi linea

Uno dei promotori di MoDem: «Comprendo la delusione degli amici Cattolici, ma c'è ancora spazio»

ROMA - «L'amarezza, la delusione, di Causin, Susta ed altri amici cattolici democratici le comprendo, ma non posso condividerle perchè ritengo che ci sia spazio ancora per cambiare e rilanciare il Partito democratico». Giuseppe Fioroni, promotore con Veltroni e Gentiloni di MoDem, la minoranza Pd, reagisce così all'esodo dal partito di amministratori locali, da Nord a Sud. «Occorre che la dirigenza nazionale - aggiunge - si renda conto che non basta più lanciare anatemi o invettive tantomeno minimizzare i fatti. Non è pensabile che questa situazione sia attribuibile soltanto agli errori degli altri».

Fioroni assicura che lui non ha intenzione di dire «addio» al Pd, ma chiede con forza che il partito cambi linea. «Io non me ne voglio andare - dice - come continuamente qualcuno sostiene auspicando evidentemente che questi abbandoni proseguano e aumentino. Io lavoro per cambiare il Pd, come linea politica, come progetto, come forma partito per far sentire tutti a casa propria. Mi auguro che coloro i quali ripetono al segretario Bersani che 'tutto va bene' e che i problemi per i cattolici democratici non esistono cambino idea e lavorino - conclude Fioroni - per un Pd accogliente anche per i moderati che vogliono starci, ma con la schiena dritta».