27 agosto 2025
Aggiornato 22:30
Barroso tranquillizza Berlusconi: la Ue sarà solidale con l’Italia

Sedici barconi con mille immigrati stanno per sbarcare a Lampedusa

Intanto il Viminale respinge una nave con 1300 magrebini a bordo. Ma Schifani accusa: dall'Unione Europea finora solo chiacchiere e niente aiuti. In serata l'arrivo a Lampedusa di

ROMA - «L'Italia è in prima linea rispetto» a quanto sta accadendo ed è «legittima la preoccupazione che gli avvenimenti possano andare oltre le possibilità di un singolo Paese. Per tutte queste ragioni può contare sulla solidarietà politica e finanziaria dell'Ue». E’ la promessa fatta dal presidente della commissione europea José Manuel Barroso durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi con il premier Silvio Berlusconi.
«A seguito della crisi nei Paesi del Nord Africa – ha precisato Barroso - l'Europa è pronta a mostrarsi solidale con i Paesi che sono particolarmente esposti», anche considerando che la posizione della commissione europea è «da molto tempo ispirata a una «maggiore condivisione degli oneri».

BERLUSCONI: L’ITALIA NON DEVE ESSERE LASCIATA SOLA DAVANTI ALL’EMERGENZA IMMIGRAZIONE - Italia si aspetta misure di sostegno concreto da parte dell'Unione europea per affrontare l'emergenza immigrati dal Nord Africa. Lo ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi dopo un incontro con il presidente della commissione europea Josè Manuel Barroso. L'emergenza immigrazione, ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa a Palazzo Chigi, è «un problema comune e va affrontato e risolto con l'aiuto di tutta l'Europa. Ci aspettiamo che, nel piano che la Commissione presenterà entro giugno, ci siano misure di concreto sostegno al nostro Paese».

SCHIFANI: FINORA DA BRUXELLES MOLTE CHIACCHERE MA NESSUN AIUTO - Il presidente del Senato, Renato Schifani, ha voluto sottolineare da Avellino uno scarso impegno concreto dell'Europa nella gestione dell'emergenza umanitaria legata alle vicende libiche. «Vi è un ampio dibattito - ha detto Schifani - ma non vedo segni concreti di presenza dell'Europa su quella che è l'emergenza libica».
In particolare, Schifani ha sottolineato l'imminente sbarco di circa 1.500 profughi a Lampedusa: «Dobbiamo fare in modo - ha detto Schifani - che l'Europa si renda conto che non è un problema soltanto siciliano o italiano, ma europeo, perché molti di questi extracomunitari transiteranno dall'Italia per raggiungere altri paesi europei».
In conclusione, Schifani ha rivolto un pensiero anche ai lampedusani: «Non dobbiamo lasciarli soli - ha detto - perché stanno pagando un caro prezzo e lo pagheranno ancor di più con il calo delle presenze turistiche».

IN SERATA L’ARRIVO A LAMPEDUSA DI SEDICI BARCONI AVVISTATI IN MARE - Sedici barconi carichi di immigrati nordafricani sono stati avvistati questo pomeriggio dal servizio di pattugliamento aereo che perlustra il Canale di Sicilia. Si sta effettivamente materializzando, dunque, l'esodo «biblico» paventato nelle scorse settimane dal ministro degli Interni, Roberto Maroni, conseguenza degli sconvolgimenti politici che hanno interessato i Paesi del Maghreb.

PREVISTI MILLE NUOVI IMMIGRATI - Non si conosce ancora il numero esatto di persone a bordo delle imbarcazioni, ma secondo le forze dell'ordine è molto probabile che possano essere anche più di mille. I natanti sono diretti verso Lampedusa, scortati da quattro motovedette della Capitaneria di porto, due della Guardia di finanza e una nave della Marina militare italiana. Le imbarcazioni cominceranno ad arrivare sul molo Favaloro in serata. Già oggi a Lampedusa, dove hanno fatto visita il leader del Front National Marine Le Pen e il leghista Mario Borghezio, erano approdati sei natanti carichi di clandestini.

MARONI FERMA UNA NAVE PROVENIENTE DAL MAROCCO: «VERIFICARE CHI SIANO VERAMENTE» - Verificare che siano veramente il ministero dell'Interno ha chiesto ai ministeri della Difesa e dei Trasporti di evitare l'ingresso in acque italiane della nave marocchina con 1.800 maghrebini, partita dal porto libico di Misurata ed ora in acque internazionali, fino a quando non ci siano «elementi di certezza» sulla nazionalità dell'imbarcazione e sul suo trasporto. Lo si apprende dal Viminale, che ha pregato anche il ministero degli Esteri di assumere contatti con lo Stato di bandiera della nave per avere anche in questo caso elementi di certezza.

IL TRAGHETTO PARTITO DA MISURATA FORSE HA INVERTITO LA ROTTA
Avrebbe fatto nuovamente rotta verso il nord Africa la nave salpata dal porto libico di Misurata, e diretta in Sicilia, a Lampedusa, con a bordo circa 1800 immigrati maghrebini. Lo riferisce la sala operativa della Capitaneria di porto di Palermo.

Il traghetto, preso a nolo dal Marocco, sarebbe di nazionalità italiana e non sarebbe stato respinto dalle autorità maltesi, come emerso in un primo momento.