28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Studio del sociologo Marcello Dei

A scuola copiano due studenti su tre. Si inizia già alle elementari

Le ragazze scaltre nel capire: copiano sei su dieci. Si copia soprattutto negli istituti tecnici

ROMA - Sarebbe altissimo il numero di studenti dedito a copiare durante i compiti in classe: a rivelarlo è uno studio realizzato dal sociologo Marcello Dei e ben rappresentato nel libro Ragazzi, si copia. A lezione di imbroglio nelle scuole italiane, edito da il Mulino ed in uscita domani. Dal testo emerge che a fare i furbi sono soprattutto i maschi: il 69,2 per cento del campione maschile interpellato, dalla quinta classe delle elementari fino alle superiori, ha detto di farlo «spesso» o «qualche volta». Le ragazze scaltre nel carpire, durante le verifiche, contenuti dai compagni o dai libri nascosti sotto il banco non sono comunque in netta minoranza: la media rilevata, infatti, è pari al 59,8%.

Il sociologo ha riscontrato che la dedizione a copiare varia da scuola a scuola: lo si fa molto negli istituti tecnici agrari, dove il 45,1 per cento degli studenti ha confessato di farlo frequentemente; nei licei classici, invece, solo l'11 per cento si lascia andare alla pratica del copiare. Ma anche il rendimento scolastico è una variabile importante: gli studenti con la media dell'8 copiano appena nel 6,4 per cento dei casi, chi ha un'insufficienza nella materia lo fa nel 50 per cento dei casi.

Si inizia a copiare presto: in quinta elementare quasi il 5 per cento dei bambini ammette di copiare spesso, e solo il 25 per cento ha detto di non farlo mai. La materia nella quale si copia di più è la matematica. Il sociologo ha anche appurato che solo il 24,4 per cento dei docenti interpellati reputa il gesto «molto condannabile». Sarcastico il commento del sito internet studenti.it: «quanto è lontana (non geograficamente) la Germania, dove la scorsa settimana un ministro si è dimesso per aver copiato alcuni passi della sua tesi di laurea!».