Stumpo: «Spese folli Bersani? Una cantonata, quei dati del 2009»
Campagna «porta a porta» e firme «Berlusconi dimettiti» nel 2010
ROMA - «Hanno preso una cantonata, quelle accuse alla segreteria Bersani sono un'emerita stupidaggine». Nico Stumpo, responsabile organizzazione del Pd risponde così a chi gli chiede un commento all'articolo pubblicato dal quotidiano online Lettera43 che ha denunciato le 'spese folli' per la comunicazione fatte dal Pd di Bersani e che ammontano a quasi 25 milioni di euro, il doppio rispetto all'anno prima. Stumpo, che nell'articolo viene citato in quanto dirigente che ha contribuito a decidere quelle spese contattato telefonicamente ci tiene a precisare che «Bersani è in carica dal novembre 2009, capisco la foga nel voler parlar male ma chi ha letto e usato quelle carte si dimostra un semi-analfabeta visto che le spese si riferiscono a un periodo in cui non era Bersani il segretario».
Stumpo puntualizza: anche che «indipendentemente da chi fosse il segretario io credo siano state utili perchè sono spese di comunicazione che il partito ha fatto in un anno in cui abbiamo affrontato la campagna elettorale delle europee e la campagna per le primarie per la scelta del segretario». Ma di certo in quei 25 milioni di euro non rientrano le campagne di comunicazione politica fatte da Bersani, come invece lascia intendere l'articolo, nè dunque sia quella del 'porta a porta', nè quella della raccolta di firme 'Berlusconi dimettiti', spese che, spiega ancora il responsabile organizzazione «saranno nel bilancio del 2010 e verranno rese note soltanto a giugno».