19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Crisi economica

Di Pietro con la Cgil: Idv sosterrà sciopero generale

Il leader dell'IdV: «Insieme ai referendum è l'unica via per far saltare il tappo del Governo»

ROMA - Italia dei valori aderisce e parteciperà allo sciopero generale indetto dalla Cgil. «Eravamo già convinti da tempo che lo sciopero generale e la mobilitazione sociale fossero indispensabili per mandare a casa un governo che impedisce al Paese di uscire dalla crisi. Lo siamo ancora di più dopo aver visto i dati usciti oggi e dopo aver ascoltato il grido di dolore del governatore di Bankitalia», ha scritto sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

«Lo sciopero generale e poi i referendum, che si terranno entro la metà di giugno, sono oggi la sola via per far saltare il tappo che questo governo rappresenta per l'economia», ha aggiunto Di Pietro.

«Quando bisognerebbe dichiarare uno sciopero generale - si è domandato Di Pietro - se non nel momento in cui la disoccupazione raggiunge l'8,6%, e solo in un mese, il dicembre 2010, vengono persi 83.000 posti di lavoro? Ma la situazione tra i giovani è molto più nera di così. Sotto i 24 anni il tasso di disoccupazione è arrivato al 24,9% e l'80% delle assunzioni sono precarie. Nel Mezzogiorno, poi, persino questo dato è illusorio. Nel Sud la disoccupazione giovanile sta al 50%. Un drammatico record negativo. Uno dei tanti che il governo Berlusconi continua a collezionare e che peggioreranno ancora di più se non ci spicceremo a cacciarlo via. Questi dati confermano la tremenda analisi del governatore Draghi sullo stato comatoso in cui si trova la nostra economia».

«L'azione di questo governo - ha affermato ancora il leader Idv - non solo non ha aiutato il Paese a fronteggiare la crisi, se non sul piano delle bugie e della propaganda, al contrario ha reso molto più difficile la ripresa perché ha tagliato il ramo su cui eravamo seduti, ha cacciato i giovani nella disoccupazione, nella precarietà e in una condizione di permanente povertà e insicurezza. Questo governo mentitore continua a parlare di liberalismo ma non ha mosso un dito per rendere meno oppressiva la burocrazia, non ha messo in cantiere nessun intervento per abbassare la tassazione sul lavoro».