Berlusconi: «Nessuno può governare meglio di me»
In Aula il Cavaliere accolto al grido di «Bunga Bunga». La sua replica: «Avete visto? Voleva partecipare anche la sinistra»
ROMA - «Credo che nessuno possa governare meglio di me». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, rispondendo a una domanda sul futuro dell'esecutivo, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.
BERLUSCONI: UN MIO DOVERE FARE LA TELEFONATA PER RUBY - «Sarei venuto meno ai miei doveri se non avessi chiamato quella sera in Questura a Milano». Lo ha ribadito il premier Silvio Berlusconi, ripercorrendo con le deputate del Pdl alla Camera - secondo quanto si apprende - la vicenda Ruby e spiegando che nessun reato è stato commesso da parte del presidente del Consiglio.
PERSECUZIONE GIUDIZIARIA - Per Berlusconi si tratta dunque di un nuovo capitolo di quella che ritiene una persecuzione giudiziaria: «Ho speso 340 milioni di euro in avvocati, calcolate che Mondadori ne vale 360...».
GIANNI LETTA NON RIESCE A FRENARE IL PREMIER - L'invito ai giornalisti è stato come al solito preventivo: «Solo domande sulla fondazione Zeffirelli», aveva provato a dire Gianni Letta durante la conferenza stampa di Silvio Berlusconi a palazzo Chigi. Ma a travalicare il tema stavolta è stato proprio il presidente del Consiglio.
La prima domanda riguardava infatti solamente la capacità del premier di governare, ma Berlusconi non riesce a trattenersi: dopo una prima risposta in tema («Credo che nessuno possa governare meglio di me«), è lo stesso premier a introdurre l'argomento più scivoloso: «Anche la sinistra è stata conquistata dal bunga bunga», dice citando l'accoglienza riservatagli oggi dall'opposizione nell'Aula di Montecitorio.
IL SOTTOSEGRETARIO AI GIORNALISTI: «BASTA O VI LEVO LA PAROLA» - Una piega che ha preoccupato il sottosegretario, che ha provato in tutti i modi a tenere la conferenza stampa sul tema: più volte Letta posa la mano sul braccio di Berlusconi, come a invitarlo a trattenersi di fronte alle domande dei cronisti che provavano a portarlo su questioni politiche. Fino alla 'minaccia' finale di Letta: «Basta o vi levo la parola».
IL PREMIER: IL BUNGA BUNGA PIACE ANCHE ALLA SINISTRA - Anche la sinistra vuole partecipare al bunga bunga. Silvio Berlusconi continua a scherzare sul 'rituale' al centro dell'inchiesta dei pm di Milano che lo vede rinviato a giudizio per concussione e prostituzione minorile.
«Oggi sono entrato in Parlamento- ha detto Berlusconi: e anche la sinistra voleva venire al bunga bunga... In coro mi hanno accolto al grido 'bunga bunga', che poi vuol dire 'andiamo a divertirci, andiamo a ballare e a bere qualcosa'». Insomma, ha ironizzato il premier, «anche la sinistra è stata conquistata alla mia visione della vita».
DOBBIAMO REAGIRE AGLI STOP DELLA CORTE COSTITUZIONALE - «Ora basta, dobbiamo reagire, la situazione è inaccettabile e io sono stufo, stufo!». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi parlando con le deputate del Pdl alla Camera - secondo quanto si apprende - tornando ad attaccare magistratura e Corte costituzionale, che a suo dire «ci impedisce di lavorare, prova a ostacolarmi in ogni modo».
Per il premier non basta neanche «fare leggi, tanto la Corte costituzionale puntualmente ci boccia ogni legge, la situazione è insostenibile».
Per questo io l'ho sempre sostenuto
IL BATTIBECCO CON IL GIORNALISTA DELL’UNITA’: ECCO PERCHE’ VOTAME ME E NON VOI - Battibecco durante la conferenza stampa per la presentazione della Fondazione Zeffirelli, tra un giornalista dell«Unità', il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il premier Silvio Berlusconi.
Il giornalista ha accennato al bunga bunga e il premier ha risposto che il sito archeologico che viene riqualificato nell'ambito del progetto presentato oggi a Palazzo Chigi «sarà certamente visitato da più persone dei lettori dell'Unità».
«Lei - ha detto rivolto al cronista - è rimasto ai debiti della giunta Veltroni».
Infine il premier: «Adesso la platea ha capito perché votano sempre me e non voi».
UN DIBATTITO IN DIRETTA SU SKY? : FACCIO COME FRANCISCO FRANCO: «AL FUEGO» - Silvio Berlusconi non accetta l'invito di Sky Tg24 ad un dibattito in diretta tv, e per farlo cita Francisco Franco, il dittatore spagnolo. Al cronista dell'emittente satellitare che durante la conferenza stampa a palazzo Chigi sulla Fondazione Zeffirelli gli chiedeva se accettasse l'invito, il premier ha replicato così: «Dicono che io sono un dittatore e Franco, quando riceveva certe richieste, diceva sempre 'Sì grazie' e poi aggiungeva 'Al fuego'...».
Ma poi si corregge: «era solo una battuta, vedremo»
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