Prodi: Con Gheddafi il Governo è andato oltre, ha dato spettacolo
L'ex Presidente del Consiglio: «Utili i rapporti con lui ma la dignità va salvata»
ROMA - Il rapporto tra il governo Berlusconi e Gheddafi è «andato oltre» e alla fine «si è fatto spettacolo». Lo sostiene l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi che, intervistato dal Tg3, riconosce che i rapporti con la Libia «sono utili» ma «la dignità va salvata».
Secondo il Professore sarà «molto difficile un processo di riconciliazione in Libia» perché «quando è corso molto sangue è difficile riconciliarsi. In altri paesi non hanno sparso così tanto sangue». Prodi non sa quando resisterà Gheddafi: «Nessuno può dirlo, nessuno lo dice» ma credo che «la situazione sia a un punto di non ritorno».
Quanto alla reazione del governo italiano, l'ex premier osserva: «Le violenze vanno condannate subito. In questo caso riconosco che c'erano stati tali legami e un tale intreccio di interessi per cui c'era qualche difficoltà ad avere la reazione che questi eventi richiedono».
«I rapporti con la Libia - ha proseguito Prodi - sono utili ma la dignità va sempre salvata» quindi «andare oltre le coordinate non è utile» e nel caso del governo Berlusconi «si è andati oltre perché non era necessario, si è fatto spettacolo». Prodi ricorda di «non aver voluto sottoscrivere» l'accordo con Gheddafi «perché non lo ritenevo conveniente».
Il Professore esprime «preoccupazione non per le azioni di Gheddafi in banche o imprese italiane» bensì «per le nostre imprese in Libia». E prevede: «Ci saranno certamente mesi di turbolenza». Quanto all'ondata di immigrazione paventata dopo lo scoppio degli scontri in Libia, Prodi osserva: «Non penso arrivino nuovi immigrati» tuttavia «quando arrivano dal mare non c'è alternativa ad accoglierli. Bisogna rimpatriarli ma dopo averli accolti».
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