28 agosto 2025
Aggiornato 00:00
Politica & Giustizia

La maggioranza al Pd: votiamo insieme l'immunità

L'approvazione dei due terzi del parlamento eviterebbe il referendum. Franceschini «Berlusconi trascina tutto in un buco nero per salvare se stesso»

ROMA - L'opposizione voti con la maggioranza per il ritorno dell'immunità parlamentare, raggiungendo così il consenso dei due terzi del Parlamento che eviterebbero il referendum confermativo. E' l'invito del vice presidente dei senatori del Pdl Gaetano Quagliariello, dopo che il senatore Pd Silvio Sircana, ex portavoce di Romano Prodi, si è detto favorevole ad approvare il ddl costituzionale Chiaromonte-Compagna.

QUAGLIARELLO: IMMUNITA’ NON VUOL DIRE IMPUNITA’ - «L'opposizione deve comprendere che la reintroduzione dell'immunità parlamentare, che non vuol dire impunità - afferma Quagliariello in una intervista al 'Corriere' - è una riforma di sistema, non di parte nè di potere. Garantisce l'equilibrio tra le istituzioni così come lo hanno pensato i Costituenti, e garantisce anche l'autonomia della magistratura, garantendo l'ordine giudiziario dalla deriva cui assistiamo verso l'irresponsabilità». A giudizio dell'esponente Pdl, infatti, «se non c'è a monte un filtro che garantisca la sovranità della rappresentanza popolare in Parlamento, la magistratura diventa, in una parola, irresponsabile». E colpisce sia destra che sinistra: «Atti giudiziari e sentenze sono usati a volte contro i normali processi decisionali della politica».

ORA LA MAGGIORANZA C’ E’, SIA ALLA CAMERA CHE AL SENATO - Un tema, quello della reintroduzione dell'immunità parlamentare, di cui si parla da anni ma che non è mai stato affrontato: «Adesso la situazione è cambiata: la maggioranza c'è sia alla Camera che al Senato», conclude Quagliariello.

FRANCESCHINI: NON SARA’ MAI LA LINEA DEL PD - Il Pd dirà no al ritorno dell'immunità parlamentare. Lo assicura il capogruppo alla Camera Dario Franceschini, in un colloquio con L'Unità. Nonostante le aperture di alcuni esponenti democratici all'immunità, Franceschini è categorico: «Non è e non sarà mai la linea del Pd. Non si può tornare indietro. Sarebbe folle garantire l'immunità a 945 parlamentari per garantirla a Berlusconi. E poi se è sbagliata per Berlusconi è sbagliata per tutti gli altri deputati e senatori».

IL PREMIER VEDE IL DECLINO E AGISCE IN MODO SCRITERIATO - Franceschini è comunque certo che la maggioranza, in un Parlamento «ridotto alla paralisi», in ogni caso «porterà in Aula tutte le porcherie che ha cantiere, anche a costo di devastare tutto, solo per salvare Berlusconi», ma si dice altrettanto convinto che «non riusciranno nell'intento». Tuttavia il capogruppo Pd a Montecitorio esprime tutta la sua preoccupazione «perchè Berlusconi più vede vicino il suo definitivo tramonto più reagisce in modo sconsiderato. Berlusconi trascina tutto in un buco nero, solo per tentare di salvare se stesso».

PUNTIAMO SU FINI E CASINI PER UNA FASE RICOSTRUTTIVA - Ecco perchè per Franceschini è necessaria una «fase ricostruttiva» affidata ad una larga coalizione, anche con Fini e Casini: «Ricostruire è un'operazione che non può fare una parte sola, se vogliamo che dia frutti duraturi si fa insieme agli avversari: naturalmente non quelli che hanno creato questa situazione».