Berlusconi: «Napolitano non pensa allo scioglimento delle Camere»
Il Presidente del Consiglio: «Il paese ha bisogno di un esecutivo stabile che porti avanti le riforme»
ROMA - Lo scioglimento delle Camere e la fine anticipata della legislatura non rientrano nei pensieri del Presidente Napolitano. Lo dice Silvio Berlusconi alla telefonata su Mattino 5.
«Non credo che questo sia nei pensieri del Presidente Napolitano» dice il Premier rispondendo a Maurizio Belpietro. Napolitano, aggiunge, «nell'ultimo colloquio al Quirinale mi ha garantito che finché c'è un Governo che lo governa e una maggioranza politica non esistono motivi per scioglierle». Peraltro, prosegue, «senza una formale crisi del Governo per interrompere anticipatamente la legislatura occorre che il Presidente della Repubblica consulti i Presidenti delle Camere e il Presidente del Consiglio». Berlusconi ricorda che quando nel '94 Scalfaro sciolse le Camere senza crisi formale «ebbe l'assenso di Ciampi, che acconsentì dicendo che la funzione del governo era esaurita». Invece «il nostro governo è nella pienezza delle funzioni». C'è «molta confusione ma io ho le idee chiare: il Paese ha bisogno di un Governo stabile che porti a compimento le riforme a partire da federalismo che è dirittura d'arrivo».
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