20 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Tragedia campo Rom

Alemanno: colpa della burocrazia. Il Pd protesta

Dopo l'incendio che ha ucciso quattro fratellini il sindaco: «Una città come Roma non può accettare una tragedia come questa»

ROMA - La tragedia del campo rom sull'Appia Nuova è «inaccettabile». «Una città come Roma non può accettare una tragedia come questa. Urlerò al governo, chiederò poteri speciali da assegnare al prefetto per l'emergenza rom»: per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, la morte dei quattro fratellini uccisi ieri sera da un incendio è anche colpa delle lungaggini burocratiche che hanno impedito le politiche del Comune. Perché, ha detto, «la burocrazia ha fermato il nostro campo nomadi, campi regolari dove queste tragedie non sarebbero avvenute. Voglio che al prefetto siano assegnati poteri speciali perché i campi regolari, i tre che abbiamo già programmato siano realizzati. E siano realizzati subito».

Per il Partito Democratico di Roma invece è «paradossale che Alemanno se a prenda con la burocrazia». «Il Pd di Roma si stringe attorno alla comunità rom dopo questa orribile ennesima tragedia. La questione rom non va affrontata solo dal punto di vista dell'ordine pubblico, altrimenti succede quello che sta accadendo in questi ultimi tre anni in città: incidenti mortali a ripetizione» afferma una nota del segretario Marco Miccoli.

Protesta anche il Forum Immigrazione del PD romano. «Le parole di Alemanno ci lasciano esterrefatti, -dice il coordinatore Sergio Gaudio-, parole orribili, parole che offendono le nostre sensibilità di persone e di cittadini, perché nel giorno del lutto non ci saremmo aspettati questo indegno scaricabarile, perché non si possono chiedere poteri speciali quando questi sono già disponibili solo per non volersi prendere alcuna responsabilità».