La Calabria inceppa il Terzopolo. L'Udc flirta con il Pdl
I casi Crotone-Cosenza, Fli-Api contrari. Casini congela le trattative. Fra l'altro, secondo fonti Fli, il Pdl avrebbe invece posto un veto in molte realtà a un'eventuale intesa con uomini Fini
ROMA - Può Crotone inceppare il Terzo Polo? Così sembra, al pari di Macerata e Lucca. Tanti granelli di sabbia che rischiano di far inceppare il nuovo soggetto finian-rutellian-casiniano, in difficoltà di fronte al primo banco di prova elettorale, e cioè le imminenti amministrative. Da settimane sono al lavoro diversi tavoli, ma la situazione sembra già essersi ingarbugliata. La linea decisa a dicembre era netta, chiara: corsa solitaria del Terzo Polo in tutti i comuni con oltre 15 mila abitanti, insomma dove si vota con il doppio turno. Ma, riferiscono esponenti terzopolisti, la trattativa su candidati e alleanze sembra essersi complicata di fronte alla richiesta di alcune realtà locali - soprattutto targate Udc - di allearsi fin dal primo turno con il Pdl.
Il caso più eclatante è quello calabrese. Lì l'Udc è parte della giunta regionale guidata dal pidiellino Giuseppe Scopelliti. E un esponente di peso dei centristi, l'eurodeputato Gino Trematerra, spinge per un'intesa con il Pdl nei comuni della regione in cui si vota in primavera, a partire da Crotone e Cosenza. In più Michele Trematerra, figlio di Gino, è assessore regionale all'Agricoltura, un ruolo di peso e un'altra ragione che spinge l'Udc a sostenere un'alleanza con il centrodestra (fra l'altro i centristi contano anche su un secondo assessore in Regione, Francescantonio Stillitani). Ma Angela Napoli, a capo dei futuristi in Calabria, è invece molto dura con Scopelliti e avrebbe già fatto capire ai compagni di Polo la posizione dei finiani: alleati con il Pdl? Non se ne parla proprio. Del problema sono stati investiti anche i leader nazionali. Tanto che, riferiscono, Pier Ferdinando Casini avrebbe chiesto una «riflessione» a Fli e Api.
Ma non è solo il caso Calabria a mettere in difficoltà il Terzo Polo. Pare che analoga richiesta di un'alleanza con il Pdl l'abbia avanzata Fli - sembra per bocca di Mario Baldassarri - per le amministrative a Macerata e Fermo. In questo caso, riferiscono fonti centriste, il partito di Casini si staccherebbe dai finiani e correrebbe da solo. Sempre l'Udc invece sarebbe in pressing sugli alleati a Lucca, forse a Latina e a Pordenone - oltre che in altri comuni meno significativi - per un'intesa con il Popolo della libertà fin dal primo turno, forti anche della possibilità di avere candidati terzopolisti sostenuti dal centrodestra. Fra l'altro, secondo fonti Fli, il Pdl avrebbe invece posto un veto in molte realtà a un'eventuale intesa con uomini finiani.
Diverso, infine, il caso dei grandi centri, da Torino a Milano e Bologna. Lì il Terzo Polo dovrebbe correre da solo al primo turno. Dovrebbe, perchè la situazione è fluida, soprattutto a livello nazionale. Tanto che, raccontano, Casini inizia da alcuni giorni le riunioni con questa premessa: «Ragazzi, discutiamo pure di alleanze, ma tanto - è la convinzione del segretario Udc - si va a votare maggio anche per le Politiche e quindi andremo da soli ovunque...».
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