29 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Federalismo

Napolitano: decreto irricevibile. Bossi: alle Camere

Immediata la reazione «tranquillizzante» del leader della Lega Nord: il governo svolgerà una relazione alle Camere sul decreto in materia di fisco municipale

ROMA - Il decreto sul federalismo municipale, approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri nonostante fosse stato bocciato in Commissione Bicamerale, è irricevibile per la presidenza della Repubblica. Giorgio Napolitano non lo ha firmato: e lo ha scritto in una lettera al premier Silvio Berlusconi. Prima del varo, sostiene il Colle, è obbligatoria una comunicazione alle Camere.

E la questione è stata immediatamente ripresa in mano dalla Lega: Bossi ha telefonato a Napolitano assicurandogli che il governo svolgerà una relazione alle Camere sul decreto in materia di fisco municipale.
La vicenda è centrale nella prosecuzione della vita del governo poiché solo l'approvazione del decreto ieri ha convinto la Lega di Umberto Bossi a sostenere ancora la maggioranza.

La nota del Quirinale è giunta dopo una lunga conferenza stampa in cui i ministri Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, artefici della riforma federalista, ne hanno spiegato i dettagli. Ieri, le opposizioni si erano scatenate e Pierluigi Bersani aveva parlato di «schiaffo inaudito al Parlamento». Calderoli invece in conferenza stampa ha specificato che l'approvazione del decreto da parte del governo era stato un atto legittimo, e che irregolare semmai era la composizione della Bicamerale dove Pdl e Lega non hanno la maggioranza.

Il Quirinale ha scritto oggi che «non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta emanazione» perchè non è stato rispettato «l'obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari».