Berlusconi: vado avanti. Bossi: ma il federalismo deve passare
Il Pdl pensa a un decreto legge con le modifiche al fisco comunale
ROMA - Silvio Berlusconi vuole andare avanti alla guida del governo, e Umberto Bossi per ora non si mette di traverso. Ma al vertice di palazzo Grazioli il leader della Lega è stato chiaro con il presidente del Consiglio: Devi trovare il modo di far andare avanti il decreto sul fisco municipale.
Una linea avallata pubblicamente da Bossi, che con i cronisti frena sul voto anticipato: «Non penso ci si andrà». Ma resta il problema di come far procedere l'iter del decreto legislativo sul fisco comunale, che oggi ha subito un secco stop nella Bicamerale per il federalismo. E proprio a questo sta lavorando il Pdl, e di questo si è discusso nel vertice di palazzo Grazioli. Uno dei partecipanti assicura: «Andremo avanti con il decreto, nella versione modificata dal confronto in Bicamerale».
Su questo, però, anche alcuni esponenti del Pdl sono dubbiosi, e ritengono che in realtà il governo sarebbe costretto a tornare al testo approvato in Cdm, senza le modifiche che - ad esempio - hanno consentito l'accordo con l'Anci. Ma anche in questo caso il governo avrebbe già pronto il 'piano B': «Nessuno ci vieta di presentare un disegno di legge, o magari anche un decreto legge, che recepisce i contenuti dell'accordo con l'Anci». Lo sblocco delle addizionali e la possibilità delle tasse di soggiorno e di scopo arriverebbe dunque da un provvedimento di legge diverso dai decreti delegati, senza costringere l'esecutivo a ripartire da zero con le procedure per l'emanazione del decreto attuativo.
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