Parenti vittime del '93: non si può perdonare Spatuzza
Maggiani Chelli: «non possiamo, siamo irremovibili»
FIRENZE - «Noi, il perdono, non possiamo darlo a Gaspare Spatuzza»: si definiscono «irremovibili» i parenti delle vittime della strage dei Georgofili, a cui nome parla Giovanna Maggiani Chelli. Spatuzza, che già si era espresso in una lettera, ha chiesto perdono all'inizio dell'udienza, ancor prima di rispondere alle domande del Pubblico Ministero Giuseppe Nicolosi. Spatuzza è ascoltato come testimone nel processo a Francesco Tagliavia come «coautore» della strage. «Possiamo solo apprezzarlo nel momento in cui come uomo, chiamiamolo così, decide di collaborare con la giustizia e di portare in quella che è la verità sulle stragi», precisa Maggiani Chelli, parlando con i giornalisti durante una pausa dell'udienza che si sta svolgendo nell'aula Bunker del tribunale di Firenze. «Lo supportiamo fortemente, lo abbiamo già fatto con altri collaboratori di giustizia, soprattutto quelli di spessore superiore come Giovanni Brusca».
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