1 maggio 2024
Aggiornato 07:00
Partito Democratico

Nicola Rossi: impossibile dare un contributo, addio alla politica

Intervista al Sole 24 Ore: «Tra la vita privata del Premier e partito senza identità così non va»

ROMA - «Stanchezza» per la politica di oggi perchè «quando ho deciso di dedicarmi alla politica attiva non pensavo che la mia occupazione quotidiana sarebbe stata da un lato seguire le vicende personali del premier e dall'altro vedere il mio partito che non riesce a darsi un'identità». Parola di Nicola Rossi che, in una intervista 'al Sole 24 Ore', spiega la scelta di dare le dimissioni da senatore e di lasciare la politica perchè «è impossibile dare un contributo».

«Mi sembra una fase in cui forse non c'è bisogno delle mie competenze, ma di altre», aggiunge con ironia Rossi, come «psicanalisti, geriatri». «Con il rischio che la crescita sia non a 3 ma a 4 velocità, con l'Italia all'ultimo posto», rilancia l'economista, ci sarebbe «un disperato bisogno di un'istituzione parlamentare e di parlamentari che si esprimessero in totale libertà». Quanto al Pd il suo percorso alla ricerca di una identità «è irto di difficoltà» che gli impediscono di «avere una visione del futuro e dare un'alternativa credibile. Un'assenza che lascia l'Italia nella paralisi». La cultura del gruppo dirigente e «ma anche di una larga fetta dell'elettorato di sinistra» è «legittima e nobile, ma incapace di aperture».