Berlusconi: la crescita è dietro l'angolo
«Siamo perfettamente in grado di fronteggiare gli aspetti più scabrosi della crisi»
ROMA - La crescita è dietro l'angolo. Lo dice il Premier, Silvio Berlusconi, in un'intervista al Foglio che uscirà domani. Berlusconi nega anche la possibilità di una patrimoniale, invocando invece le liberalizzazioni.
UNA IMPOSTA PATRIMONIALE? LA PRESSIONE FISCALE E’ GIÀ TROPPO ALTA - «Una imposta patrimoniale - dice Berlusconi al Foglio -, con il livello abnorme di pressione fiscale che si registra in Europa e in Italia, con i formidabili ostacoli che si frappongono alla crescita, sarebbe la via più breve per deprimere gli investimenti, mettere in fuga i capitali, impedire le riforme, riaccendere la corsa alla spesa pubblica improduttiva e alla creazione di nuovo debito. Bisogna fare esattamente il contrario: liberalizzare, privatizzare, riformare e incentivare la crescita dell'occupazione qualificata, della spesa per infrastrutture, dell'istruzione e della ricerca».
L’OPPOSIZIONE NON SI LASCI LUSINGARE DA QUESTA CULTURA OLD FASHION - «Se il Partito democratico e il Terzo polo - aggiunge Berlusconi - si lasciassero lusingare da questa cultura old fashion si impiccherebbero all'eterno ritorno dell'identico, metterebbero in luce vecchiume e paralisi intellettuale e strategica». Quanto alla possibilità che a marzo con i nuovi vincoli europei ci siano più sacrifici per il paese, Silvio Berlusconi risponde così. «Siamo perfettamente in grado di fronteggiare in sicurezza gli aspetti anche più scabrosi della crisi finanziaria internazionale. La crescita è dietro l'angolo».
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