1 settembre 2025
Aggiornato 04:30
Partito Democratico

Bologna al voto per le primarie, tre i candidati

Il vincitore correrà per la poltrona di sindaco dopo le dimissioni di Delbono. Merola, Frascaroli (col sostegno di Vendola) e Zacchiroli

BOLOGNA - Seggi aperti da stamani fini alle 22 a Bologna per la scelta del candidato sindaco del Pd e di buona parte del centrosinistra attraverso la selezione delle primarie.
Virginio Merola, Amelia Frascaroli e Benedetto Zacchiroli sono i tre candidati alla corsa alla candidatura a sindaco della città che da un anno - dopo le dimissioni di Flavio Delbono per le vicende giudiziarie legate al «Cinzia-gate» - è amministrata dal commissario straordinario Anna Maria Cancellieri.

Tutto comincia il 17 febbraio 2010, quando Flavio Delbono, sindaco di Bologna da quasi otto mesi, annuncia le dimissioni nel pieno di una vicenda giudiziaria che lo vede accusato di peculato, truffa aggravata e abuso d'ufficio per aver utilizzato soldi pubblici e privilegi acquisiti quando era vicepresidente della giunta Errani in Regione Emilia-Romagna a favore dell'allora compagna Cinzia Cracchi.

Lo scandalo crea scompiglio in città e soprattutto nel Pd che aveva già faticato per trovare il sostituto di Sergio Cofferati dopo la sua decisione di non ricandidarsi per il secondo mandato da primo cittadino. Da un anno Bologna aspetta di conoscere il giorno delle elezioni per votare un nuovo sindaco. Anche il centrodestra non ha, al momento, individuato nessuno da candidare e, soprattutto, se presentarsi unito (Pdl e Lega), allargato (Pdl, Lega e Udc), o «tutti separati».

Il Pd bolognese da subito ha individuato Maurizio Cevenini come «candidato ufficiale» per le primarie. Lui, presidente del Consiglio comunale e poi provinciale, deve ritirarsi prima ancora di iniziare la corsa il 18 ottobre perché colpito da un accesso ischemico transitorio, che lo obbliga al riposo e non certo alla vita stressata da eventuale sindaco. Così il partito trova il sostituto in Virginio Merola, ex assessore nella giunta Cofferati.

I «civici» sono due. La prima, Amelia Frascaroli, è stata direttore della Caritas diocesana e lavora da sempre nel campo sociale, infatti tra le sue priorità ci sono «emergenza casa, sfratti, servizi sociali, occupazione»; ha ottenuto il sostegno diretto di Nichi Vendola. Benedetto Zacchiroli è il più giovane dei tre (38 anni) è stato diacono dopo gli studi di teologia in seminario a Bologna e ha lavorato nello staff di Cofferati come referente per le politiche internazionali. Recentemente ha dichiarato la sua omosessualità.