28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
La manifestazione di Torino

Gentiloni: il PD non tema le primarie

«Dal Lingotto un manifesto per il partito. Modem non sono 4 gatti. Doveroso rilanciare il sogno»

TORINO - Paolo Gentiloni intervenendo al Lingotto ha parlato di un nuovo Manifesto per il dopo Berlusconi e ha auspicato che nella ritrovata unità del partito si possa superare anche il timore per le primarie che «non sono state una trovata. Non erano un'invenzione cervellotica della mente malata di Arturo Parisi ma avevamo deciso di dare così risposta alla crisi dei partiti del novecento».

Gentiloni sottolinea questo ritorno «simbolico al Lingotto, lo ha detto anche Bersani, questo Lingotto sta diventando una specie di Pontida, ma vorrei che qui riaffermassimo una scelta, una scommessa», quella delle primarie perchè «non c'è molto tempo, non so se avremo molte altre occasioni, so che un altro Pd è possibile e proprio oggi è doveroso rilanciare quel grande sogno dei democratici italiani che non possiamo tradire».

L'esponente di Modem ha anche fatto cenno alle polemiche della Direzione: «La presenza di Bersani oggi è la migliore risposta a chi pensa che Modem siano quattro gatti e che sarebbe meglio non avessero incarichi nel partito. Questa iniziativa è rivolta a tutto il Pd» e Gentiloni la sintetizza così: «dal Lingotto un manifesto per l'Italia del dopo Berlusconi. Ora abbiamo bisogno di un Pd unito e di una tattica molto flessibile sapendo che non si può andare al voto a cuor leggero, ma se il prezzo è tenerci ancora la leadership di Berlusconi allora da questa assemblea diciamo con chiarezza: meglio andare a votare».

Pd spesso si è trovato dalla parte sbagliata, dalla parte della difesa dell'esistente, a volte a ragione, qualche volta a torto, come sulla Fiat, e addirittura a volte qualche nostalgia per il ritorno al proporzionale, messaggio fondamentale del nostro manifesto è che Pd deve scegliere con forza e con coerenza il campo del cambiamento.
Rottamazione se vogliamo usare questo termine usiamola per amministratori che non hanno comportamenti rispettosi dell'etica pubblica, ricambio innanzitutto da lì.