29 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Maggioranza

Casini: tregua. Il Premier congela la campagna acquisti

Berlusconi osserva cauto le mosse dei centristi e vedrà Lombardo: «Intesa ma nuova giunta Sicilia»

ROMA - E' il Pier Ferdinando Casini day. Il leader dell'Udc lancia dalle colonne del Corriere della sera un patto di pacificazione al governo, poi 'riceve' separatamente al ristorante della Camera Walter Veltroni e Beppe Fioroni (lui seduto, loro in piedi), infine 'aggiunge un posto a tavola' per Italo Bocchino, facendo apparecchiare per il capogruppo di Fli. E' infatti proprio intorno all'Udc che si gioca la partita e, in buona parte, la sopravvivenza della legislatura. Silvio Berlusconi osserva cauto le mosse dei centristi, congela per alcune ore la trattativa con possibili nuovi 'responsabili', ma è pronto a proseguire nel pressing per allargare la maggioranza qualora l'operazione confronto fallisse.

Berlusconi, infatti, se da una parte legge l'intervista del leader Udc come un segnale di disgelo, dall'altra parte mette solo in 'stand by' l'operazione allargamento. Anzi, per le parole di Casini e la disponibilità al confronto di Raffaele Lombardo nascondono il timore del Terzo Polo che una parte consistente di parlamentari possa schierarsi con la maggioranza. Invece un patto di non belligeranza fra la maggioranza e il nuovo soggetto - si ragiona nel Pdl - consentirebbe all'esecutivo di proseguire la legislatura. Due i terreni sui quali confrontarsi: la mozione di sfiducia a Bondi e il federalismo, segnali concreti che Berlusconi attende per testare l'apertura di Casini. In quest'ottica Roberto Calderoli incontrerà domattina alle 10,30 Gianluca Galletti e Mario Baldassarri per verificare possibili convergenze sui decreti attuativi sul federalismo, a partire da quello municipale in discussione in questi giorni.

Il premier invece vedrà personalmente Raffaele Lombardo. Berlusconi dovrebbe proporre un'intesa che permetta al governatore siciliano leader dell'Mpa di conservare integro il suo gruppo parlamentare (Roberto Commercio e Ferdinando Latteri sono dati in uscita), ma mettendo fine all'esperienza della giunta siciliana allargata al centrosinistra e dando vita a una nuova alleanza fra centrodestra e Terzo Polo (con Fli che ne uscirebbe ridimensionata). I 'responsabili', intanto, si muovono. Domani si terrà alla Camera una riunione con Saverio Romano, Noi Sud e Silvano Moffa: l'obiettivo è costituire nei prossimi giorni un nuovo gruppo parlamentare che modifichi a vantaggio del governo gli equilibri nella commissione Bilancio e nella Bicamerale per il federalismo. Alcuni dei deputati con i quali è in corso un confronto, però, hanno fatto sapere ai 'mediatori' che stanno attendendo la sentenza della Consulta sul legittimo impedimento per decidere l'atteggiamento da tenere.

Mercoledì, infine, è in agenda una riunione del Terzo polo: si tratta del tavolo per le riforme economico-sociali con Adolfo Urso, Lorenzo Cesa e i responsabili economici di Udc, Fli, Mpa, Api e Libdem. All'incontro dovrebbero prendere parte anche Francesco Rutelli e Pier Ferdinando Casini, forse anche Gianfranco Fini.