27 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Il caso campano

Frattini: Cosentino non sia rinominato coordinatore

Il Ministro degli Esteri al fianco della Carfagna: «Berlusconi ascolti suo grido di dolore»

ROMA - «La Carfagna fuori dal Pdl sarebbe una perdita per il governo e per il partito» e «mi auguro che Berlusconi trovi il modo di ascoltare il grido di dolore lanciato da Mara». Lo afferma a Repubblica il ministro degli esteri Franco Frattini.
Il governatore campano Stefano Caldoro chiede un ricambio ai vertici del Pdl in Campania: «Descrive molto correttamente la situazione», sostiene Frattini, secondo il quale inoltre Berlusconi «è rimasto molto colpito dalla sofferenza di Mara».

Ma Cosentino si deve dimettere? «Non mi sembra opportuno in questo momento fare l'assemblea degli eletti» per indicare il nuovo coordinatore: «se anche Cosentino prendesse il 75% dei voti al congresso locale, ci sarebbe da fare una seria riflessione sull'opportunità che possa essere rinominato», «per il momento può restare ma non può essere rinominato da un'assemblea che controlla. Un'altra considerazione: ho letto che alcuni deputati che fanno riferimento a Cosentino avrebbero minacciato di non votare la Finanziaria se Berlusconi non avesse sposato la tesi del coordinatore. Se fosse vero sarebbe un gesto gravissimo».
Frattini parla anche della cauta apertura dell'Udc al governo, «è un cambiamento di rotta importante», e di Fli: è «possibile riprendere un percorso comune».