26 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Crisi maggioranza

Il pressing di Di Pietro sul Pd: mozione di sfiducia subito

Il leader dell'IDV: «Non ha senso attendere la scelta di Fli, dovere dell'opposizione snidare Fini»

ROMA - Pressing di Antonio Di Pietro sul Pd affinché la raccolta di firme annunciata ieri dal segretario Pierluigi Bersani non attenda le calende greche per arrivare nelle aule parlamentari, in attesa delle decisioni di Futuro e Libertà rispetto al Governo Berlusconi e all'attuale maggioranza di centrodestra.
«Il Pd finalmente ha annunciato che la presenterà: per adesso è una mera dichiarazioni di intenti, per presentarla bastano 63 firme. Con questo voglio dire che poteva già depositarla stamattina. Altrimenti si tratta di una copertura mediatica che lascia il tempo che trova. Non so se anche Fli la sosterrà, ne proporrà una propria, o si limiterebbe a votare la sfiducia. So solo che noi dell'Idv non possiamo presentarla visto che abbiamo 24 parlamentari e ce ne vogliono 63. La cosa importante è presentarla perché dobbiamo snidare quelli di Futuro e libertà per vedere se fanno sul serio o se ci marciano », afferma il leader Idv».

SNIDARE FINI - «Mi sto impegnando - sottolinea Di Pietro ad Affaritaliani.it - affinché gli altri partiti dell'opposizione, o quelli che il sabato e la domenica dicono che il governo Berlusconi non ha più le qualità tecniche e morali per stare al governo, lo sfiducino. La prima cosa da fare è questa. Fino a quando non si chiarisce chi fa il doppio gioco o chi fa sul serio è inutile parlare di crisi, nuovi governi o elezioni».
«Ho l'impressione - dice ancora Di Pietro sul comportamento di Fini e del suo nuovo partito rispetto alla crisi della maggioranza - che si tratti di un gioco di Palazzo dove alla fine la montagna partorirà il topolino. Non vorrei che tutto questo bailamme che è stato fatto e il conseguente blocco delle attività istituzionale serva per una ridistribuzione dei posti di ministro all'interno del Centrodestra da parte di una forza politica che si sentiva sottorappresentata e che ha fatto tutto sto macello per avere qualche ministro in più».