29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Convention FLI

Fini battezza il partito e strappa sul Governo, senza spegnere il cerino

Il Presidente della Camera: «Fli pronta al ritiro della squadra, passo in più verso Casini»

BASTIA UMBRA - E' quando pronuncia la parola 'dimissioni' che il padiglione nove del centro congressi di Bastia Umbra esplode. E' lo 'scalpo' del Cavaliere che i quattromila reclamavano fin dal mattino e che Gianfranco Fini alla fine mostra accompagnato dal boato dei futuristi. Lo fa immaginando un percorso e qualche bivio, dal passo indietro consegnato nelle mani del Capo dello Stato a una trattativa che investa programma e composizione della coalizione. L'approdo è nuovo governo e un vero patto di legislatura, al netto di incidenti di percorso che rappresentano il vero incubo di qualsiasi Presidente del Consiglio pronto a imboccare la strada di una crisi. L'alternativa, scandisce Fini dopo aver incassato la pubblica disponibilità dei futuristi membri del governo al passo più estremo, è il ritiro della delegazione ministeriale.
E' il governo a entrare ormai ufficialmente nel mirino del Presidente della Camera. Da giorni Fini rifletteva sul modo migliore per rimandare la palla nel campo avversario, per strappare senza strappare del tutto, per affrontare il difficile slalom senza restare incagliato nell'accusa di ribaltonista e schivare senza conseguenze l'onta di eterno temporeggiatore. Alla fine ha deciso l'affondo in due mosse: richiesta di crisi e, se necessario, passo indietro di Fli dal governo.