25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Pd in piazza l'11 dicembre

Bersani attacca Berlusconi e incalza Fini

L'affondo del leader dei Democratici: «Il caso Ruby è una vergogna: chi tratta così minori non può governare»

ROMA - Attacca Silvio Berlusconi sul caso Ruby, incalza Gianfranco Fini a staccare la spina al governo e alla fine annuncia che il Pd non si limiterà ad aspettare gli eventi ma scenderà in piazza l'11 dicembre per parlare di democrazia, lavoro e solidarietà. Pier Luigi Bersani è soddisfatto per il dibattito con i suoi segretari dei circoli e tirando le fila dell'assemblea che si è tenuta oggi a Roma all'auditorium della Conciliazione parla del Pd ma anche del governo e critica duramente il premier giudicandolo inadatto a governare per il suo comportamento :«Un minore è un minore anche se non ti sembra e non puoi sbatterlo in strada - ha tuonato Bersani - . Non possiamo far correre idee così devastanti. E' una vergogna, non si può traccheggiare - ha insistito -, non si può pensare e dire così e dirigere un paese».

Il segretario del Pd non ne fa una questione di moralismo ma di rispetto per il ruolo della politica, prende in mano la Costituzione e legge l'articolo 54 che recita «chi ricopre incarichi pubblici ha il dovere di adempierli con disciplina e onore», cosa che il presidente del Consiglio non ha fatto visto quanto emerge dalle vicende di questi giorni sui festini nelle sue residenze private. Bersani ne ha anche per il presidente della Camera Gianfranco Fini che «per senso di responsabilità dovrebbe staccare la spina al governo» visto che lo critica da tempo e non per «fare ribaltoni per per far ripartire il paese e poi andare al voto», assicura.

Il Pd non teme le elezioni anticipate, «lavoriamo per costruire l'alternativa» dice Bersani e «Berlusconi e la Lega ci fanno un baffo, siamo l'unico vero partito nazionale - rivendica Bersani - e pretendiamo rispetto sia dall'esterno che dall'interno, nessuno può tirarci per la giacca, faccio una scommessa: diventeremo il primo partito in Italia».
Infine il segretario annuncia la mobilitazione che il Pd organizzerà per l'11 dicembre sui temi della «democrazia, del lavoro e della solidarietà» perchè è urgente recuperare un rapporto con la società, Bersani infatti è preoccupato dalla disaffezione serpeggiante nei confronti della politica, «un clima che assomiglia a quello dei primi anni 90 e che non va sottovalutato».