19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Falchi e colombe

Fini: terrò insieme le «anime» dei futuristi

Vertice nella sede di Farefuturo. Il Presidente della Camera non si sbilancia sulla linea, «ma a Perugia sarò chiaro»

ROMA - Due ore e mezza di riunione, diverse opinioni a confronto, Gianfranco Fini come al solito mattiniero che attende i suoi nuovi colonnelli dopo una breve passeggiata nel centro di Roma. Falchi e colombe tutti seduti attorno a un tavolo, nella sede di Farefuturo, le facce dei membri dell'ufficio politico del Pdl che descrivono la tensione dei passaggi più difficili. Volti tesi all'ingresso, volti tesi a fine vertice.

«Domenica parole chiare» - A riunione quasi conclusa, riferiscono fonti presenti all'incontro, il presidente della Camera traccia un bilancio, ma non in modo definitivo: ho letto sui giornali toni e posizioni che qui oggi non si riscontrano, ci sono punti di contatto tra le diverse posizioni e a Perugia sono pronto a tirare le somme. Poi la postilla, per metà auspicio e per metà certezza: voi tutti dovete essere consapevoli che quella di domenica non sarà una partita tra i falchi e le colombe. Come a dire, non vince e non perde nessuno, l'importante è che il partito ne esca unito. Evita, Fini, di svelare fino in fondo quanto annuncerà domenica, ma promette di pronunciare parole chiare, definitive dal palco della convention.

All'incontro non partecipa Andrea Ronchi, impegnato al Consiglio dei ministri, mentre sono presenti Italo Bocchino e Pasquale Viespoli, Carmelo Briguglio e Fabio Granata, Benedetto Della Vedova e Silvano Moffa, Adolfo Urso e Flavia Perina e Roberto Menia. Le posizioni, come al solito, rispecchiano le note divisioni interne, soprattutto sulla tempistica della frattura con Berlusconi. Ma certo nessuno prospetta strappi e anzi sembra chiaro dagli interventi che, comunque vada, l'intero stato maggiore seguirà Fini qualunque sia la linea che verrà tracciata domenica pomeriggio.