Berlusconi lancia riforma fisco e accelera su Giustizia
Il Premier: «Trattiamo per un accordo preventivo. Interverremo sulle intercettazioni»
ROMA - L'occasione è il lancio ufficiale del confronto sulla riforma del fisco, ma sul palcoscenico 'rubato' a Giulio Tremonti, Silvio Berlusconi più che altro accelera sulla riforma della giustizia e annuncia: «La legge è praticamente pronta, andrà in Cdm la prossima settimana». Manca solo quello che il presidente del Consiglio chiama «l'accordo preventivo» delle forze politiche. Ovvero la trattativa con i finiani. Ai quali riconoscerà pure il ruolo nella maggioranza, ma ai quali manda un messaggio poco rassicurante: «Interverremo sulle intercettazioni».
Al ministero del Tesoro la prima riunione sulla riforma del sistema fiscale viene trasmessa in diretta sul circuito interno, ed è la prima apparizione pubblica di Berlusconi dopo l'intervento alla mano sinistra. Presenza non prevista fino a ieri sera, quando da palazzo Chigi fanno sapere che il premier - prima dell'ufficio di presidenza del Pdl dedicato alla situazione interna del partito - interverrà all'appuntamento fissato al ministero di Giulio Tremonti. E' lui il primo a parlare, ma prima ancora che del fisco parla degli altri punti del nuovo patto di governo: il federalismo già approvato, la sicurezza che sarà affrontata nella riunione di venerdì, e poi la riforma della giustizia che «è già ultimata, c'è gia un articolato», ma «stiamo trattando con le forze politiche per avere un accordo preventivo». Con la convinzione che «la settimana successiva porteremo in Cdm la riforma».
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