No latino elementari, esperti bocciano proposta Marsilio
Scrima (Cisl):diffidiamo idee estemporanee, non calibrate realtà
ROMA - Non sembra trovare consensi la proposta dell'assessore alle Politiche scolastiche di Roma, Laura Marsilio, di introdurre su base volontaria delle nozioni di latino già dalla scuola elementare per favorire "un primo insegnamento di una cultura che si deve recuperare": alcuni responsabili di associazioni di settori, interpellati da ApCom, sostengono che si tratti di un'idea poco praticabile, quasi provocatoria o comunque da collocare in un progetto non limitato alla scuola elementare.
Decisamente contrario è Francesco Scrima, segretario della Cisl Scuola, secondo cui "nella scuola primaria, che lavora sulle fondamenta, i materiali da utilizzare vanno selezionati con particolare cura. Le Indicazioni Nazionali che oggi orientano l'offerta formativa del primo ciclo delle nostre scuole ci sembrano coerenti e corrette: c'è invece da diffidare - sottolinea Scrima - da proposte estemporanee, più provocatorie e stravaganti che calibrate sulle esigenze degli allievi e della nostra società".
Per il sindacalista della Cisl, che è anche maestro elementare, il giudizio finale è perentorio: "non crediamo proprio che, nella scuola primaria, ci possa essere spazio per i dialetti, né spazio per il latino. La scuola è una cosa seria. Non le servono - conclude Scrima - i suggerimenti di pedagogisti improvvisati".
(segue)
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