Amministrative, la verifica non compete ai Prefetti
«Gli accertamenti chiesti dalla Commissione antimafia non sono tra compiti previsti dalla normativa»
ROMA - Gli accertamenti chiesti dalla Commissione antimafia ai Prefetti sulle liste dei candidati alle elezioni amministrative «non rientrano tra quelli previsti dalla normativa» che «attribuisce ai prefetti esclusivamente la verifica della regolare acquisizione della carica elettiva». Così il Viminale replica alla richiesta e alle critiche del presidente della Presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Giuseppe Pisanu.
Per il ministero dell'Interno, in pratica, «la Commissione Antimafia - ha chiesto ai Prefetti accertamenti che non rientrano tra quelli previsti dalla normativa di settore che attribuisce loro esclusivamente la verifica della regolare acquisizione della carica elettiva ai sensi dell'art. 15 della legge 55/1990, per gli amministratori regionali, e dell'art. 58 del decreto legislativo 267/2000, per quelli degli enti locali».
Il Viminale - si legge all'inizio della nota - «ha da subito sensibilizzato i Prefetti a un'adeguata divulgazione tanto della 'relazione in materia di formazione delle liste di candidati per le elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali' approvata dalla Commissione Antimafia, quanto del codice di autoregolamentazione.
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