Il sindaco di Adro scriverà al provveditore
Questa sera un Consiglio comunale straordinario chiesto dal primo cittadino
ADRO - Nelle prossime ore il sindaco leghista di Adro, Danilo Oscar Lancini, prenderà carta e penna e risponderà alla lettera con cui il Provveditore lombardo agli studi, Giuseppe Colosio, gli ha reso nota la posizione del ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini di «adoperarsi per la rimozione» del simbolo del «Sole delle Alpi» dalla locale scuola pubblica. E' quanto apprende Apcom da fonti bene informate.
Lancini spiegò di aver ricevuto la comunicazione ufficiale di Colosio il 20 settembre scorso e, dunque, a distanza di una settimana, si appresta a fare la sua replica. Questa sera ad Adro si terrà un Consiglio comunale straordinario voluto proprio dal 44enne primo cittadino. Ufficialmente all'ordine del giorno della riunione c'è il bilancio e, per quanto riguarda la scuola al centro delle polemiche, si dovrebbe discutere soltanto della questione della lottizzazione. Ma non è da escludere che il sindaco, rientrato dopo alcuni giorni passati fuori città dove rispondeva al telefono solo a numeri conosciuti, possa annunciare una sua decisione in merito alla richiesta di rimozione dei simboli che tappezzano la scuola, dopo che la Giunta non era riuscita ad arrivare ad una decisione unanime.
IlIl 20 settembre scorso, il giorno della lettera di Colosio, Lancini annunciò «sto aspettando che il mio segretario federale mi dica che cosa devo fare, dopodichè io obbedisco», e nel pomeriggio, nella sede centrale della Lega Nord in via Bellerio a Milano, aveva incontrato i vertici dei lumbard ma non Umberto Bossi. Nessuno dei partecipanti rivelò il contenuto dell'incontro, mentre il giorno seguente il ministro dell'Interno Roberto Maroni affermò «la scuola è stata intitolata a Gianfranco Miglio (..) Io mi sarei fermato lì...», che suonò come una «trombatura» nei confronti del collega di partito. Intanto sembra risolta (almeno per ora) la questione della mensa della scuola di Adro. Sabato scorso anche gli ultimi dei 515 bambini iscritti alla mensa che serve la «Gianfranco Miglio» hanno pagato la retta, e i 3-4 bambini rientrati oggi per la prima volta a scuola e dunque non iscritti alla mensa, riceveranno comunque il pasto.
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