La freddezza del centrodestra dopo il discorso
Cicchitto: «E' parziale autocritica». Alfano: «Dobbiamo andare avanti». Feltri: «Ci sono altri buchi neri da illuminare»
ROMA - Non c'è entusiasmo nel centrodestra all'indomani del discorso di Gianfranco Fini nel quale il presidente della Camera ha annunciato che lascerebbe lo scranno più alto di Montecitorio se Giancarlo Tulliani fosse il titolare della società che ha acquistato da An la casa di Montecarlo.
Sin da ieri mattina il Giornale aveva avvisato: la tempesta non è finita. «Ci sono altri buchi neri da illuminare», scriveva infatti Vittorio Feltri in un editoriale. Il Giornale della famiglia Berlusconi nel videomessaggio riconosce le «prime ammissioni» sulla casa di Montecarlo, ma non sembra disposto a fermare l'inchiesta. «Sono persuaso che Fini sia animato dal desiderio di uscire dalla tempesta col minor danno - scrive Feltri - Ma a questo scopo non è sufficiente quanto egli ha recitato ieri». Feltri invita Fini a un contraddittorio: «Mi telefoni e vengo a trovarla con carta, penna e registratore».
Per il Pdl parla il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto: «Ieri il Presidente Fini ha fatto una parziale autocritica che se fosse stata fatta all'inizio di questa vicenda avrebbe risparmiato a lui e a noi una polemica molto lunga». «In ogni caso - ha aggiunto - va preso atto che, alla conclusione del suo intervento, Fini ha fatto appello ad una ripresa del confronto politico, la parola a questo punto passa a Berlusconi non per entrare in queste polemiche ma per rivolgere al Parlamento e al Paese un discorso positivo». Secondo Cicchitto, infatti, «malgrado gli errori di Fini e ancor di più l'estremismo mediatico di alcuni suoi seguaci, esistono le condizioni per una ripresa dell'iniziativa politica programmatica del centrodestra».
Anche Angelino Alfano è tiepido: Il discorso di Fini «è stato un discorso per metà di ragionamento e per metà di risentimento. Noi sottolineiamo il ragionamento perchè abbiamo il dovere di andare avanti». Commenta il ministro della Giustizia, dalla Festa del Pdl, la cui platea è fortemente critica nei confronti dell'inquilino di Montecitorio. Delusione per non aver chiarito la vicenda e critiche per non essere uscito prima allo scoperto raccontando subito tutta la verità sulla casa di Montecarlo.
Questi infatti i commenti più diffusi fra i sostenitori del Pdl alla Festa della Libertà a Milano.