Bersani: se i «nuovi» votano per il Governo è compravendita
Duro il leader del PD: «Soprattutto da quando il Premier ha promesso la nomina a Deputati»
RAVALLE - Se qualcuno che non ha mai votato per Silvio Berlusconi decide ora di votarlo significa che il presidente del Consiglio «si espone all'accusa di compravendita». Ne è convinto il segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani.
COMPRAVENDITA - «I casi sono due - dice Bersani a margine di un dibattito alla festa nazionale dell'Avanti a Ravalle di Ferrara - se lo votano coloro che lo hanno già votato, fallisce la compravendita», quindi non c'è nessuna accusa nei confronti del presidente del Consiglio. Ma «se lo vota qualcuno che fin qui non lo ha mai votato, Berlusconi si espone all'accusa di compravendita, soprattutto da quando ha promesso a chi è ragionevole di essere rinominato deputato». Comunque, secondo Bersani, una cosa è chiara: «Da fine settembre in avanti, se non prendono atto della loro crisi politica, certamente avremo un governo ancora in peggiori condizioni per recuperare».
Per questo motivo il segretario del Pd ribadisce la proposta di un «breve governo di transizione» e di una «legge elettorale decente che ricompatta i cittadini» per «andare a votare progetti nuovi» altrimenti, assicura il segretario, «diciamo di no: faremo una opposizione durissima».
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