Di Pietro: embargo internazionale per Tripoli
Il leader Idv: «Il Mar Mediterraneo non è di Gheddafi. Il leader libico non è un nostro amico»
ROMA - Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro sollecita una iniziativa finalizzata all' «embargo economico e commerciale nei confronti della Libia fino a quando il governo libico non si impegnerà a rispettare i trattati internazionali», alla luce della sparatoria di domenica scorsa.
«E' importante ricordare - sottolinea Di Pietro - che il Mediterraneo non appartiene a Gheddafi anche se il dittatore in questo momento se ne sta indebitamente appropriando».
«GHEDDAFI NON E' UN NOSTRO AMICO» - «L'Italia e la comunità internazionale devono farsi rispettare - continua il leader Idv - per quanto riguarda i rapporti fra l'Italia e la Libia denunciamo il trattato di amicizia. Infatti Gheddafi non è un nostro amico perché spara con le nostre armi contro nostri connazionali. Denunciamo, inoltre, anche l'irresponsabilità del governo italiano e in particolare del ministro Maroni, secondo il quale va giustificata l'aggressione armata del governo libico perché si pensava che su quella barca fossero presenti dei clandestini. Ma i clandestini non sono certo degli uccelli migratori ma degli esseri umani. Il comportamento di questo governo oltre ad essere fascista è classista perché mette sullo stesso piano i disperati e i delinquenti».