Berlusconi non sceglie tra vacanza Montecarlo o in barca D'Alema
«Palazzo Letta» il nuovo nome di Palazzo Chigi. Al Milan capitano arbitri sinistra
ROMA - «Col cavolo, rifiuto di salire sulla torre». Trenta secondi, poi però la 'resistenza' di Silvio Berlusconi fallisce e il Cavaliere acconsente alla richiesta di Giorgia Meloni di salire sulla torre per fare il tradizionale gioco durante la festa di 'Atreju'. Meloni, d'altra parte, gli ricorda: «Solo Tremonti si è rifiutato». Berlusconi, guidato dagli applausi dei giovani del Pdl, sale allora sulla torre costruita in cartone. Ma si rifiuta di decidere se buttare il Duomo di Milano o il Colosseo.
«PALAZZO LETTA» - Poi deve scegliere tra una vacanza in barca con D'Alema o un soggiorno in una villa a Montecarlo: «Pensavo di avervi divertito, vedo che mi si vuole male. Scelgo come quest'anno di lavorare come in questo agosto e propongo di cambiare per legge il nome di Palazzo Chigi in Palazzo Letta».
Fra una domanda e l'altra Berlusconi chiede il numero di telefono alla ragazza che gli sottopone le domande. Poi nella scelta tra Milan e interim, dice: «Il Milan si imbatte in arbitri di sinistra», ma allo Sviluppo economico è stato fatto un ottimo lavoro. Tra Apicella e Carla Bruni, infine: «Non voglio guastare i rapporti internazionali già tesi, né quelli con Napoli. Mi reco io sulla torre con Apicella e dedico una serenata a Carla Bruni...».
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