28 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Lo scontro nel centrodestra

Bossi per il voto, Berlusconi riflette, il Colle attende

Fini stasera in tv per rispondere alla richiesta di dimissioni al Tg La7 di Enrico Mentana

ROMA - Da Mirabello alla tv. I diversi Palazzi della politica, prima di formalizzare le prossime mosse su uno scacchiere che rischia di bruciare chi muove il pezzo sbagliato e si accolla la responsabilità di una crisi che al momento non potrebbe che essere al buio, attendono la nuova uscita pubblica del Presidente della Camera prevista per le 20 non dai canali del servizio pubblico ma su quel Tg La7 di Enrico Mentana che della crisi della maggioranza fa il suo cavallo di rilancio televisivo. Un'intervista da cui è attesa la risposta di Fini al vertice notturno di Arcore Berlusconi-Bossi che ha formalizzato la richiesta di sue dimissioni dallo scranno più alto di Montecitorio dopo le parole di Mirabello, nella forma che più solenne (per quanto impropria) non si potrebbe: un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per annunciargli che per Pdl e Lega una Camera a guida Fini non può più funzionare.

Nell'attesa, Napolitano - confortato dai parere dei costituzionalisti di ogni colore che ne hanno certificato l'estraneità rispetto alla richiesta su Fini di Pdl e Lega- ha fatto sapere che al momento richieste di incontro al Colle non sono ancora arrivate. Mentre Berlusconi ha riunito lo stato maggiore del Pdl per riferire sull'incontro con Bossi e mettere a punto la posizione da presentare al Quirinale, sulla quale Berlusconi tornerà domani sera a riunire la presidenza del suo partito. Pressato da Bossi che ostenta fin troppa sicurezza nel non vedere altra via al ritorno alle urne immediato. «Stare nel pantano non serve a nessuno: bisogna andare a votare a novembre, che è l'unica finestra possibile perchè l'economia in questo momento, grazie a Tremonti che ha sistemato tutto, è tranquilla». Ma, aggiunge il leader leghista, «dipende se Berlusconi vuole andare a votare...».