27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Italia-Libia

Meloni: fastidio per appello a nostre ragazze

Il Ministro della Gioventù: «Ma le relazioni con Gheddafi sono importanti, per questo lo tolleriamo»

ROMA - Un «certo fastidio» per il fatto che Muammar Gheddafi «si rivolga alle ragazze italiane e non a tutti, come sarebbe normale». Poi «una divertita curiosità per la stravaganza dei suoi atteggiamenti, ogni qualvolta viene a trovarci». Infine «c'è il rispetto dovuto nei confronti del presidente di una nazione grande e nobile con cui è importante avere i migliori rapporti possibili». Così il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, commenta in un'intervista al quotidiano «La Stampa» in edicola oggi la visita del leader libico Muammar Gheddafi in Italia.

TOLLERANZA - E sottolinea l'importanza delle relazioni tra Italia e Libia «per la nostra storia comune, per gli scambi commerciali, per la questione immigratoria, per quella dei beni confiscati agli italiani, per la distensione delle tensioni interreligiose». E proprio a queste ragioni, afferma Meloni, «è dovuta «una certa tolleranza da parte delle istituzioni italiane nei confronti di alcuni atteggiamenti del leader libico. Se ne rende perfettamente conto anche il Vaticano».
E Meloni conclude: «Tutto ciò che siamo, il nostro punto di vista sulla vita e sul mondo è qualcosa che si riferisce alle radici cristiane della nostra civiltà. Non solo l'Europa, anche l'Italia o è cristiana o semplicemente non è».