26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Lo scontro nella maggioranza

Bondi: il Colle non difese Berlusconi da veri attacchi

Il coordinatore del PDL a Repubblica: «Nessuna campagna di destabilizzazione contro Fini»

ROMA - «E' sorprendente che, in riferimento a vere e proprie campagne di destabilizzazione contro il presidente del Consiglio e contro il Pdl, nessuno, neppure il presidente della Repubblica, abbia avuto modo di eccepire alcunchè». Il ministro dei Beni culturali e coordinatore del Pdl Sandro Bondi premette, in una intervista a Repubblica, di stimare Giorgio Napolitano «per le sue doti di saggezza ed equilibrio» ma si dice stupito sia dai contenuti dell'appello del Capo dello Stato sia dal fatto che l'occasione sia stata un'intervista all'Unità.

DOMANDE LEGITTIME - Secondo Bondi non c'è alcuna campagna di destabilizzazione nei confronti del presidente della Camera perchè «ormai quasi tutti i quotidiani rivolgono a Fini delle legittime domande di chiarimento», si tratta, quindi, «più propriamente del contributo che la libera stampa può offrire all'accertamento dei fatti e al rinnovamento della politica». Un governo tecnico, infine, conclude Bondi rappresenterebbe «un'aberrazione, un sovvertimento e un attentato alle regole fondamentali della democrazia».