29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Lo scontro nel PDL

Bossi: se si vota noi e il Pdl spazziamo via tutti

«Non temo elezioni, le vinciamo. Con un esecutivo di transizione sarebbe il caos nel paese». Vertice del centrodestra a Palazzo Grazioli

ROMA - Se si andrà al voto anticipato - e nella maggioranza già si fa strada l'ipotesi del 27 marzo, una data evocativa visto che è la stessa che sancì la prima vittoria di Berlusconi nel 1994 - Umberto Bossi non ha dubbi: il Carroccio terrà in vita il patto con il Pdl: «Saremo alleati». Del resto, secondo il Senatur, Pdl e Lega insieme non avrebbero alcun problema a vincere le elezioni: «Se si vota noi e il Pdl insieme spazziamo via tutti». E ancora: «Se sta con noi, Berlusconi vince».

NO A GOVERNI DI TRANSIZIONE - Con un eventuale governo di transizione «sarebbe il caos nel paese». Bossi ha assicurato di non temere eventuali agguati in Parlamento a settembre: «Non temo le conseguenze, sono convinto che un governo tecnico non sarebbe automatico. Noi confidiamo in Napolitano per primo e poi nel paese perché ci sono milioni di persone che non accetterebbero».

IL VERTICE DA BERLUSCONI - Nel frattempo ha preso il via a Palazzo Grazioli il vertice dello Stato maggiore del Pdl con il premier, Silvio Berlusconi. Nella residenza romana del presidente del Consiglio sono presenti i tre coordinatori nazionali Denis Verdini, Ignazio La Russa e Sandro Bondi, i capigruppo di Camera e Senato Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. In via del Plebiscito sono arrivati anche i ministri Giulio Tremonti, Franco Frattini, Altero Matteoli e il guardasigilli Angelino Alfano, insieme al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. Al centro del nuovo incontro, l'analisi della prospettiva politica del Pdl e la definizione di un percorso di lavoro che punti a rafforzare il partito, radicandolo sul territorio. Lo stesso Paolo Bonaiuti, in mattinata, aveva detto che «l'ipotesi di andare alle elezioni è comprensibile se si pensa che il distacco dei finiani mette in dubbio una maggioranza così importante e un governo che ha fatto tante cose». Per questo motivo «lavoreremo tutta l'estate. Il presidente Berlusconi ci ha detto che è pronto a tenere una serie di riunioni per mettere a punto soprattutto il partito».