25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Lo scontro nella Maggioranza

Il Pd non molla: Berlusconi deve verificare i numeri alle Camere

Il Capogruppo Franceschini: «Si voti su Caliendo, non si può andare in vacanza»

ROMA - Il Pd insiste con la richiesta di una verifica parlamentare immediatra dei numeri della maggioranza alla Camera e non rinuncia a chiedere il voto la prima settimana di Agosto sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti del Sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, sotto inchiesta nell'indagine sulla cosidetta P3.

Berlusconi - dice il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini alla Stampa - ha paura a venire in Parlamento. Ma noi non molliamo. In una situazione di crisi della maggioranza come quella attuale non possiamo andare in vacanza. I decreti del Governo in scadenza su trasporti ed energia potranno essere messi al voto la prossima settimana, solo se si porterà finalmente in aula la nostra mozione di sfiducia a Caliendo. Su due analoghe mozioni, per Brancher e Cosentino, al voto non si arrivò perchè si dimisero prima. Caliendo non lo fa. Ed allora è un diritto dell'opposizione che, anche usando lo spazio a lei riservato nel calendario d'aula, allora si faccia votare il Parlamento- Noi abbiamo chiesto solo questo. E Fini ha riconosciuto che è nostro diritto. Purtroppo è Berlusconi che sfugge da sempre le regole della democrazia: il confronto con il Parlamento».

Franceschini sottolinea che l'opposizione è determinata a mettere in campo ogni iniziativa possibile per determinare la caduta del Governo Berlusconi, alla luce della frattura nella maggioranza con i finiani. «Se riusciamo a far cadere Berlusconi -dice sulle diverse posizioni emerse nel Pd rispetto al dopo Berlusconi e a quale riforma elettorale proporre- fra noi riusciamo a metterci d'accordo in cinque minuti. Ne abbiamo già discusso a lungo. C'è intesa totale sul principio: occorre un nuovo governo di transizione che prepari una nuova legge elettorale ed apra le porte ad un bipolarismo europeo».