12 ottobre 2025
Aggiornato 06:00
Lo scontro nel PDL

Berlusconi: nč crisi nč elezioni, avanti con Fini alleato

Il Premier si dice sereno: «Continuerą a fare il Presidente della Camera. Ora faremo le riforme: federalismo e lotta all'evasione fiscale»

ROMA - «Non ci saranno nč crisi nč elezioni». Il premier Silvio Berlusconi assicura: «Sono sereno, vado avanti con le riforme». E con Fini alleato esterno del Pdl e non pił alla testa di una minoranza interna «i nostri rapporti saranno pił facili». Perchč grazie alla «separazione č stato tolto il baco dentro alla mela e si ricomincia con una collaborazione: il gruppo dei finiani - sottolinea il Premier - resta nella maggioranza. Da adesso il gruppo di Fini sarą un nostro alleato, come la Lega. E insieme faremo le riforme: a cominciare dal federalismo e dalla lotta all'evasione fiscale».

Il Premier, in un colloquio con i quotidiani Il Messagero e La Stampa invita a mettere da parte gli scenari di questi giorni sul 'dopo Berlusconi'. «Non ho nessuna preoccupazione per la tenuta della maggioranza e del governo. Non dubito della lealtą dei parlamentari che sono stati eletti con i voti del Popolo delle Libertą. Sono tutte persone per bene che hanno lasciato il gruppo parlamentare per lealtą verso Gianfranco Fini ma non vogliono andare a casa. Oggi non c'č nessuno nel centrodestra che pensa che la cosa migliore sia buttare tutto e cancellare la legislatura».

Per il Premier, insomma, in Parlamento il Governo continua a poter contare su «una maggioranza che non ha problemi al Senato dove č solida e non corre rischi» ma anche «alla Camera dove puņ godere del sostegno leale del nuovo gruppo» finiano, impegnano a «sostenere il Governo, garantire la fiducia e a votare tutti quei provvedimenti che fanno parte del programma che abbiamo concordato tutti insieme prima di presentarci alle elezioni».

Per garantire che tutto questo possa tradursi in risultati, Berlusconi,ripete che quest'estate non si concederą vacanze. «In primo luogo ora c'č da dare attuazione al federalismo fiscale. Poi metterņ mano a misure contro l'evasione che siano in grado di ridurre la pressione fiscale di 2 o 3 punti».

Gianfranco Fini «farą il Presidente della Camera». Il Premier Silvio Berlusconi, nei colloqui con alcuni quotidiani pubblicati questa mattina, non rinnova la richiesta del Pdl a Fini di lasciare la presidenza di Montecitorio, seppure senza nulla aggiungere alla presa d'atto del suo ruolo attuale.

«Piena fiducia» viene inoltre rinnovata dal Presidente del Consiglio ai membri del suo governo che si sono iscritti ai gruppi parlamentari finiani. Ed anche al neocapogruppo pro-tempore alla Camera di Fli Giorgio Conte. «Al ministro Ronchi - dice Berlusconi - ho gią rinnovato fiducia nel cdm di venerdģ. Ma ci sono inoltre alcuni altri esponenti come Menia, Moffa e Conte che godono la mia stima».

E Berlusconi non esita a esprimere anche solidarietą al sottosegretario finiano Menia, ieri sotto attacco de il Giornale di Vittorio Feltri, edito da suo fratello Paolo, accusato di aver ereditato un appartamento che secondo alcune persone sarebbe stato invece destinato al partito. «Basta con gli attacchi folli, Menia č una persona serissima - commenta - che fa parte del mio Governo».