25 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Lo scontro nel PDL

Berlusconi ai Deputati: martedì sistemo tutto in Aula

E intanto il Premier fa campagna acquisti: «Siamo già in doppia cifra»

ROMA - Tranquilli, martedì o mercoledì vengo in Aula e sistemo tutto. E' la promessa che Silvio Berlusconi avrebbe fatto ad alcuni deputati, con i quali si è incontrato a margine del voto di fiducia alla Camera. Non un nuovo predellino, avrebbe spiegato il premier rispondendo ad un deputato, ma di sicuro un passaggio determinante nei confronti della minoranza finiana. Perchè la situazione, avrebbe ribadito il premier, non è più sostenibile. Un discorso che toccherebbe i temi del rapporto tra politica e magistratura, e che batterebbe sul tasto del patto con gli elettori da rispettare.

Insomma, la strada per rompere definitivamente con i finiani sembra essere in via di definizione. «E' evidente che Fini non lo possiamo cacciare, visto che non è neanche iscritto al partito - spiega un parlamentare pidiellino fedelissimo di Berlusconi - ma possiamo cacciare i suoi, e a quel punto lui che farebbe, quando si dovesse trovare isolato?». E infatti si rincorrono in Transatlantico le voci su un'imminente espulsione dal Pdl di alcuni parlamentari finiani, Granata e Briguglio in testa. Voce che provoca le reazioni divertite degli altri uomini del Presidente: «Se non cacciano anche Raisi ci resta malissimo», scherza Antonio Bonfiglio, sottosegretario all'Agricoltura. Che potrebbe subire, stando ai rumors, l'avocazione della delega, al pari degli altri membri del Governo vicini alla terza carica dello Stato.

E che Berlusconi si stia preparando alla rottura, lo confermano anche quelle che uno degli interlocutori definisce «consultazioni con i centristi». Qualcun altro dal Pdl la chiama molto più prosaicamente «campagna acquisti», fatto sta che il premier starebbe stringendo i tempi per capire come sostituire eventualmente il drappello dei finiani e vede di persona i deputati e senatori del misto che potrebbero rimpolpare le fila dei sostenitori del Governo: oggi a palazzo Grazioli ha incontrato i Liberaldemocratici Daniela Melchiorre e Italo Tanino, e prima l'ex Pd Riccardo Villari accompagnato dal coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino. Ma i coinvolti nell'operazione sarebbero molti di più, e un esponente del Pdl che ha partecipato alle riunione assicura: «Siamo già in doppia cifra». Oltre ai tre entrati oggi nella residenza del premier, ci sono altri due deputati Liberaldemocratici, Antonio Merlo e Maurizio Grassano, e sarebbero infatti stati contattati anche altri parlamentari, in particolare dell'Api: un sostegno esplicito del gruppo di Francesco Rutelli (alla Camera sono in otto) viene escluso da fonti parlamentari del Pdl, ma singoli esponenti potrebbero entrare in maggioranza. Anche se dall'Api smentiscono: «Noi lavoriamo al terzo polo, saremmo disponibili solo ad un nuovo governo istituzionale», spiega Pino Pisicchio.