29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Le tensioni nel PDL

Bocchino: Fini? Lo vedrei alla difesa...

Intervista all'Unità: «Basta minacce. Cercano pretesti per non affrontare il nodo Berlusconi-Fini»

ROMA - Fini ministro, come dice il ministro della Difesa Ignazio La Russa? «E' una richiesta irrispettosa da respingere al mittente. Se Fini dovesse andare al governo credo che preferirebbe occuparsi di un grande blocco elettorale del centrodestra, cioè del comparto della Difesa. Per il quale, a suo tempo, indicò La Russa, il suo amico di allora»: è netta la risposta di Italo Bocchino, finiano 'doc', che, in un'intervista all'Unità, torna a esprimersi sulla crisi del Pdl e spiega: «Se scoppiasse la pace e questa prevedesse il ruolo apicale di Fini nel partito, visto che questo è incompatibile con la presidenza della Camera, si potrebbe pensare anche a un contemporaneo ritorno al Governo. Stiamo ragionando per assurdo, però, perché non ci sono le condizioni...».
«La verità - afferma Bocchino in merito alle critiche ai 'finiani' - è che si è sempre alla ricerca di pretesti per non affrontare il tema principale del rapporto tra Berlusconi e Fini».

CASO GRANATA - Bocchino torna anche sulla polemica su di un altro 'finiano', Fabio Granata. La richiesta di deferirlo ai probiviri del partito è «strumentale, speciosa e assurda», afferma Bocchino. «Mi pare strano che si attivino i probiviri contro Granata per una tesi che può essere condivisa o meno, e non si discuta prima del fatto che membri del governo abbiano solidarizzato con un esponente del partito condannato in secondo grado per concorso con la mafia». Marcello Dell'utri?. «Sì. I probiviri non si occupano di questo o dell'attività di dossieraggio di Cosentino o di Verdini che riceve un pluripregiudicato come Carboni e si dovrebbe occupare di Granata? Sarebbe paradossale...».