25 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Il futuro del Governo

Bersani dice no a Berlusconi. Ma su larghe intese il Pd discute

«Chiudere con il berlusconismo». La Bindi sbarra la strada al Premier. Casini: «Ma se ci fosse Tremonti...»

ROMA - Un Governo di larghe intese presieduto dallo stesso Silvio Berlusconi proprio no, nessuno nel Pd lo accetterebbe, la provocazione di Pier Ferdinando Casini viene respinta al mittente da tutti i democratici. Una unanimità che però si limita al nome di Berlusconi, perché leggendo tra le righe si intravedono sfumature diverse tra i big del Pd e non a caso Casini incalza: se il nome del premier fosse Tremonti il Pd ci starebbe. Chiaramente, l'ipotesi di larghe intese guidate dal premier attuale non viene nemmeno presa in considerazione dai democratici, ma se il Governo dovesse andare in crisi il dibattito nel Pd si aprirebbe eccome.

CHIUDERE CON IL BERLUSCONISMO - Pier Luigi Bersani, in viaggio negli Stati Uniti, chiede di «chiudere il ciclo del berlusconismo» e replica a Casini: «Ho un'obiezione da fare. Casini dice che Berlusconi ha vinto le elezioni. Sì, ma è anche quello che ha fallito. Questo fatto è insuperabile. Dobbiamo chiudere il ciclo del berlusconismo che in sette anni non ha portato niente a questo Paese». Chiudere il ciclo del berlusconismo, fa notare qualcuno, non significa necessariamente andare al voto. E il numero due del Pd Enrico Letta, che già la scorsa settimana aveva spiegato di escludere «solo un Governo con Berlusconi», oggi ripete che «la pregiudiziale nei confronti di Berlusconi non è superabile, è scritta nel fallimento del suo governo».

BINDI - Qualcuno nel Pd fa notare che sono parole diverse da quelle di Rosy Bindi: «Non si possono immaginare governi delle larghe intese o di salute pubblica con i protagonisti di questo fallimento, da Berlusconi in giù. Non sarebbe serio e non sarebbe utile all'Italia». Insomma, la presidente del partito avrebbe dato, secondo queste interpretazioni, uno stop a qualsiasi 'larga intesa' con il centrodestra, «da Berlusconi in giù», appunto. Giuseppe Fioroni, invece, per ora preferisce evitare la discussione: «Se e quando cadrà il Governo ne parleremo», spiega.

IPOTESI TREMONTI - E che il Pd, al dunque, non si tirerebbe indietro lo sostiene proprio Casini, che commenta così i tanti 'no' ricevuti oggi: «Credo che se invece di aver detto che non escludevo l'ipotesi che potesse presiederlo Berlusconi, avessi detto che lo potrebbe presiedere Tremonti tutti quelli che hanno parlato, da Letta a Franceschini, avrebbero detto sì».