Formigoni: cambiare manovra ammazza-regioni
Il Governatore della Lombardia: «Mancano 10 giorni. Il problema non è Brancher»
MILANO - «Non è il problema di un ministro in più o in meno. Il federalismo resta in fuorigioco se non cambia la manovra»: il governatore della Lombardia Roberto Formigoni non è preoccupato dalle polemiche seguite alla nomina di Aldo Brancher come ministro per l'Attuazione del federalismo: «In momenti difficili - afferma in un'intervista al Corriere della sera - il ritorno di Bossi è una garanzia» e Brancher «è un ministro in più che si occupa di federalismo in prossimità del traguardo».
Il punto, per Formigoni, è un altro: «A dieci giorni (dall'attuazione del federalismo, ndr.) è intervenuta una manovra che ha tolto i trasferimenti di risorse che devono essere fiscalizzati per realizzare il federalismo fiscale». E quindi: «E' chiaro che la manovra dovrà essere cambiata. Non si può, nel momento in cui con il federalismo si dà autonomia alle regioni, ammazzarle un minuto prima con una manovra del genere».