28 agosto 2025
Aggiornato 04:00
Ddl intercettazioni

L'Osce: il testo del Senato va cambiato

Nota sul sito istituzionale a firma della delegata per l'Informazione: «Raccomandazioni ignorate». La Farnesina: «Intervento inopportuno»

ROMA - - L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, con una nota pubblicata sul sito istituzionale Osce a firma della delegata per la libertà dei media Dunja Mijatovic, chiede all'Italia di non approvare definitivamente nella versione uscita dal Senato il testo di legge sulle intercettazioni proposto dal Governo Berlusconi. «Il progetto di legge approvato dal Senato nella sua formulazione attuale - denuncia la delegata Osce per l'Informazione - contraddice le raccomandazioni dell'Osce, specialmente nella misura in cui proibisce l'uso di alcune fonti confidenziali e materiali che possono essere necessari per indagini giornalistiche significative al servizio della democrazia».

Da qui la richiesta al nostro Paese di modificare il testo normativo, adeguandolo a standard e richiami in materia indicati dall'organismo internazionale. «Sono preoccupata che il Senato abbia approvato una legge che potrebbe seriamente ostacolare il giornalismo investigativo in Italia nonostante i diversi ammonimenti venuti dal mio ufficio: esso - scrive nella nota Dunja Mijatovic - segna una tendenza alla criminalizzazione del lavoro giornalistico. I giornalisti devono essere liberi di riportare le notizie di pubblico interesdse e di essere in grado di decidere come portare avanti un'inchiesta in modo responsabile».

La rappresentante Osce, in particolare, ha ribadito la 'censura' da parte dell'organismo da lei rappresentato delle norme del ddl intercettazioni che prevedono «forti restrizioni - ha denunciato- nella pubblicazione di atti processuali o di indagine anche prima dell'inizio dei processi», così come le «multe salate» e «anche il carcere» per editori e giornalisti che le pubblichino, così come la previsione del carcere per chiunque, senza essere giornalista, registri e diffonda conversazioni senza il consenso dell'altra persona.

FARNESINA: «INTERVENTO INOPPORTUNO» - L'intervento di oggi dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) sul Ddl intercettazioni è giudicato «inopportuno» dalla Farnesina. Lo ha detto ad Apcom il portavoce del ministero degli Esteri, Maurizio Massari.
«Abbiamo fatto presente attraverso i nostri canali diplomatici - pur riconoscendo l'importanza del lavoro dell'Osce in questo settore - l'inopportunità di pubblicizzare uno statement su una misura legislativa, il cui iter parlamentare è ancora in corso», ha detto il portavoce. «Così si rischia di interferire e di turbare il dibattito del Parlamento». «Noi non disconosciamo il lavoro dell'Osce - ha sottolineato Massari - ma giudichiamo inopportuno il 'timing'» del suo intervento.